Caro Collega,
ti invitiamo a partecipare all’incontro che ASATI ha organizzato presso la tua sede:
Roma, sede di Val Cannuta 186 – Sala Riunione 108 – 1° piano
Roma, sede di Cristoforo Colombo – Sala Riunioni E4 – 5° piano
Catanzaro, sede di Sarrottino – Stanza 25 – piano terra
Bologna, sede di Via della Centralinista - Sala Riunioni A065
Giovedì 3 luglio 2014 dalle ore 13:30 alle ore 14:30
Interviene l'Ing. Franco Lombardi Presidente dell’Associazione e lo staff direzionale di ASATI.
Il motivo principale di questo incontro è quello di recepire direttamente da te indicazioni e suggerimenti che riguardano la nostra associazione e soprattutto sarà occasione di confronto sull'iniziativa del nuovo Piano di Azionariato e sull'importanza che questo venga sottoscritto dal maggior numero di dipendenti.
Con la speranza di poterci incontrare ti anticipo quelli che a mio avviso sono i motivi fondamentali per i quali auspico grande adesione al nuovo Piano di Azionariato da parte di tutti i dipendenti:
• grazie al numero crescente di molti dipendenti già iscritti (circa 4.500 su 6.000 totali dell’associazione), ASATI è ormai riconosciuta come punto di riferimento per le minoranze non ancora rappresentate negli organi sociali e per tutti i piccoli azionisti;
• senza l’azione costante di ASATI (alla quale solo successivamente si è aggiunta quella di Findim), senza le nostre denunce sul conflitto di interessi di Telco/Telefonica, senza la nostra vigilanza continua, oggi Tim Brasil sarebbe già stata venduta e Telco non si sarebbe sciolta a fine giugno come ormai sembra essere stabilito;
• abbiamo costruito un dialogo strutturato con i vertici aziendali e i due piani azionariato , quello del 2010 e quello recentemente avviato sono stati frutto di una nostra proposta che costantemente abbiamo reiterato anche durante i momenti “istituzionali” come l'assemblea degli azionisti;
• grazie alla sensibilità dimostrata dalla società, siamo riusciti a semplificare le procedure di partecipazione e conferimento delega per l’assemblea e sappiamo certamente che c’è ancora moltissimo da lavorare e anche il tuo contributo è fondamentale per migliorare il processo e facilitare/massimizzare la partecipazione dei dipendenti;
• 5 anni fa la stragrande maggioranza dei dipendenti probabilmente non sapeva nemmeno cosa fare del pacchetto di azioni che probabilmente erano stato acquistate con il solo fine di investire denaro e allora non si comprendeva il valore che può avere anche una sola azione e il peso che può derivare dalla capacità di aggregarsi in associazione. Ora sono tanti a conoscere le potenzialità e i diritti dell’essere azionista, soprattutto se questo coincide con l'essere dipendenti dell’azienda stessa;
• ad oggi e considerando il valore del titolo, chi ha sottoscritto il Piano 2010 e non ha venduto ha fatto un ottimo investimento con un rendimento netto significativo;
• di fronte a molte iniquità, come ad esempio il contratto di solidarietà, il premio di risultato ridotto a “lumicino” e ancora di fronte a situazioni anche eticamente inaccettabili, abbiamo fatto proposte concrete, operative e che sono state raccolte solo marginalmente: basterà come esempio citare l’idea del fondo di solidarietà dei dirigenti proposto da ASATI già nel 2012;
• se fossimo 10.000 invece di essere 4.500, se solo riuscissimo a costituire un nucleo stabile di dipendenti azionisti (non speculativi), forse nel trattare temi come la solidarietà, le eventuali esternalizzazioni, i premi di risultato, l’assegnazione degli obbiettivi e le modalità di consuntivazione degli stessi, potremmo essere attori importanti di un dialogo strutturato e non semplici osservatori o spettatori di un futuro che ci appartiene;
• pensate che il TFR complessivo di tutti i dipendenti è di circa 1.7 MLD di euro e se non investito a fini previdenziali nel Fondi Pensione Telemaco, converrebbe a tutti investirli nella propria azienda visto che le uscite saranno sempre più lunghe e più difficili;
• provate solo ad immaginate che impatti avrebbe la vita professionale e la gestione aziendale se i dipendenti di Telecom Italia, per il tramite di ASATI, riuscissero a far eleggere un membro del Consiglio di Amministrazione o del Collegio Sindacale! Questi sono gli obbiettivi per i quali stiamo investendo le nostre risorse, obiettivo che giorno dopo giorno, possono davvero diventare a “portata di mano”!
E se tutto questo non basta, ti invito a leggere l’articolo di Repubblica (link ) dove, oltre a citare i dipendenti azionisti di ASATI come esempio di azionariato attivo, lo stesso articolo precisa che i Piani di Azionariato per i dipendenti fanno bene all’azienda stessa, perché per i dipendenti più che per chiunque altro, l’azienda è un valore. Analisi e benchmarking effettuati dall’Efes, la Federazione Europea dei Dipendenti Azionisti, dimostrano che la presenza stabile di dipendenti nell’azionariato aziendale, creano stabilità e accrescimento di valore e tali aziende sono risultate più performanti in borsa dal punto di vista del valore del titolo.
Tutto quanto detto basta a convincerti che oltre ad essere una buona occasione di risparmio e investimento, il Piano di Azionariato è per te anche una importante opportunità di partecipazione attiva alla costruzione di una vera Pubblic Company?
Ti aspettiamo! Non mancare.
Per ASATI
Il Presidente
Ing. Franco Lombardi
Roma, 2 luglio 2014 |