Comunicato stampa del 16 dicembre 2016
Proposta di legge ordinaria C. 4150/2016 - On. Marco Miccoli e altri (PD)
L'intenzione dei piccoli azionisti di entrare nei consigli di amministrazione e negli organi di controllo delle grandi aziende ha finalmente ricevuto attenzione dal mondo politico-parlamentare con il recente deposito di una proposta di legge che ne prevede obbligatoriamente la rappresentanza.
Primo firmatario della proposta di legge è il deputato Marco Miccoli del PD.
AS.A.T.I., dopo aver per anni sollecitato l'azienda a modificare lo Statuto introducendo un ruolo ufficiale per i piccoli azionisti nella governance di TIM – facoltà perfettamente già consentita dalla legge -, di fronte alla mancanza di risposte, ritiene che la soluzione di un obbligo legislativo sia ormai l'unica praticabile.
Per tale motivo, siamo stati particolarmente soddisfatti per la convergenza e la sinergia che si sono create e hanno condotto alla presentazione della proposta di legge.
L'obiettivo è quello di evitare i costosi errori del passato che hanno permesso, in molti casi, a gruppi ristretti di azionisti di controllo di prendere decisioni che sono risultate penalizzanti per le aziende e per il valore del titolo. Come noto, molte di queste decisioni hanno favorito imprese esterne, legate agli azionisti di controllo o a membri dei consigli di amministrazione, anziché l'interesse societario.
E' evidente che la presenza di rappresentanti degli azionisti al dettaglio o "piccoli" azionisti, estranei a questi grandi giochi di potere, costituirebbe garanzia di controllo e trasparenza, introducendo quell'elemento di indipendenza che, oggi, in molti casi è solo formale.
Il Presidente di AS.A.T.I., Ing. Franco Lombardi, ha dichiarato: La proposta cade, per noi, in un momento assai significativo in cui TIM, anziché proseguire sulla strada degli importanti riconoscimenti di partecipazione e confronto che vi erano stati negli ultimi anni, ascoltando concretamente sia i dipendenti sia la nostra Associazione (rappresentante oltre 8mila piccoli azionisti), ha decisamente cambiato marcia.
Riprova ne sono gli scioperi in corso nelle principali città d'Italia che stanno vedendo una partecipazione di dipendenti intorno al 70%. Ricordo che in un momento così delicato per la Società, la quale rischia di diventare terreno di battaglia dello scontro Vivendi-Mediaset, solo una forte unità di tutte le componenti potrebbe salvaguardarne il valore nel medio-lungo periodo.
Il Vice Presidente di AS.A.T.I., Dott.ssa Francesca Corneli, responsabile del progetto per la partecipazione alla governance dell'azionariato diffuso, ha dichiarato: “L'approvazione della proposta introdurrebbe un importante cambiamento di prospettiva nell'assetto sistematico della disciplina giuridica, passando da un'impostazione sostanzialmente quantitativa del potere di amministrazione a una visione qualitativa: solo la presenza negli organi sociali di tutte le componenti dell'azionariato può salvaguardare l'interesse sociale anziché piegarlo a quello di alcuni soci.
Alla proposta di legge sarà dedicato il prossimo convegno di AS.A.T.I. che si terrà nei primi mesi del 2017, al quale sono stati invitati il Presidente di TIM., Ing. Giuseppe Recchi, l'AD, Arch. Flavio Cattaneo, e il Vice Presidente, Dott. Arnaud de Puyfontaine.
Per informazioni e documentazione, si prega di contattare:
Responsabile del progetto
Vice Presidente As.A.T.I
dott.ssa Francesca Corneli: email francesca.corneli@asati.eu
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