Il 27 Febbraio Asati con una lettera al Consiglio di Amministrazione tra l’altro poneva una specifica richiesta alla Societa’ , come riportato nella lettera allegata , sulla definizione di indipendenza dei futuri Consiglieri affinche’ tutte le minorities venissero tutelate. In data 29 febbraio sui principale quotidiani e sul sito della Societa’ , come riportato in allegato “integrazione” veniva diffuso un documento a riguardo.
Anche se tale proposta di TI e’ una prima proposta, di cui va apprezzata la novita’, potrebbe essere resa incisiva solo da una adeguata ed effettiva metrica di misurazione delle azioni dei futuri consiglieri indipendenti. Solo il numero di vere proposte strategiche e industriali, durante tutti e tre gli anni di mandato, proposte che non perseguano gli interessi solo di Telco ed in particolare di Telefonica, come invece e’avvenuto negli ultimi sei anni, sono secondo Asati la vera ed unica misura del comportamento del “nuovo consigliere indipendente”.
L’ipotesi di un potenziale accordo con GVT in Brasile, contatti gia’ avviati del resto da TI nel 2010, sono un primo potenziale esempio di come si potrebbero presentare delle nuove proposte di interesse di tutto l’azionariato della Societa’.
Per quanto riguarda la professionalita’ dei nuovi Consiglieri, ben descritta dal documento di TI riteniamo che oltre a esperti di finanza o accademici, che nelle passate gestioni presenti a iosa,hanno prodotto risultati molto spesso deludenti, sarebbe indispensabile, dal momento che TI e’ anche una societa’ ad alto contenuto tecnologico ed innovazione ,che ci sia anche un significativo numero di ingegneri che conoscano la tecnologia e il business nel settore dell’ICT.
Tra l’altro per evitare un assoluto accentramento di poteri del nuovo CEO, a prescindere di chi sia, analizzata l’abolizione del Comitato Esecutivo, riteniamo indispensabile la costituzione di un comitato controllo investimenti e costi di cinque consiglieri, costituito dal CEO e quattro consiglieri indipendenti di cui tre delle minoranze.
L’avvio del percorso verso una pubblic company, gia’ richiesta da Asati fin dal 2009 in Assemblea,e anche recentemente dal principale azionista privato di TI,oggi anche con queste nuove proposte e’ molto lontano e non si potra’ realizzare fino a quando non avvenga uno scioglimento di Telco che potenzialmente ormai ineluttabile ci auguriamo avvenga al piu’ presto.
Asati in rappresentanza di tutti i piccoli azionisti risparmiatori e dei suoi 6.000 azionisti iscritti all’Associazione, aveva fatto due richieste principali, la rimozione dei 4/5 e la nomina del Presidente tra la lista delle minoranze con piu’ voti. L’attuale CDA, l’azionista di controllo, tutti i Consiglieri anche perfino quelli definiti indipendenti delle minoranze in quota Assogestioni , ad eccezione di un componente, non solo hanno preso in nessuna considerazione le nostre proposte ma addirittura all’unanimita’ come risulterebbe dai mass media hanno votato per l’abolizione del Comitato Esecutivo fatto gravissimo nella storia della nostra Societa’ creando cosi’ in futuro al di la’ di chiunque sara’ il CEO che uscira’ dall’Assemblea di Aprile un monarca assoluto privo di ogni forma di confronto e contraddittorio.
Roma, 4 marzo 2014
Per Asati
Il Presidente
Ing. Franco Lombardi |