Bene la richiesta di Findim di convocare una assemblea ordinaria per discutere e decidere sull’operato dei Consiglieri di TI della lista Telco e l’eventuale nomina di nuovi amministratori. Riteniamo che questa decisione fa riferimento ai nuovi patti tra i soci Telco che hanno permesso a Telefonica come possibile futuro primo azionista di avere tutte le opzioni possibili per fare solo i suoi interessi all’estero e non perseguire lo sviluppo di tutto il Gruppo.
Le minorities, che in realtà rappresentano l’85% tra azioni ordinarie e di risparmio, e i 500.000 azionisti rappresentano di gran lunga la maggioranza della Societa’ rispetto a Telco, possono ora trovare ascolto e giustizia in assemblea.
Asati, che in questi giorni sta inviando una comunicazione ai primi 5.000 azionisti privati con il progetto “PORTIAMO 50.000 DELEGHE IN ASSEMBLEA” ha raggiunto lo 0.75 % delle azioni ordinarie, si adopererà a convocazione ottenuta e nei termini di legge a rappresentare un punto di riferimento per la raccolta di tutte le deleghe.
Tra l’altro, secondo quanto afferma Bloomberg, è una strana coincidenza che lo stesso giorno in cui Findim chiede l’Assemblea, Goldman Sachs che in qualità di Advisor (insieme anche a Societè General) sta aiutando Telefonica a trovare un acquirente per cedere il 69% dell’operatore Telefonica Repubblica Ceca, faccia un comunicato da cui risulterebbe che Telecom Italia, con una vendita della quota del 67% della sua partecipata Tim Brasil a 9 miliardi di euro (e cioè 8 volte l’Ebitda) abbia risolto tutti i problemi.
A tale proposito se nell’ultimo mese in Borsa è stato scambiato circa il 56% del capitale, con valori medi intorno a 0.60 euro e il titolo, sempre sottostimato, ha avuto un aumento sensibile negli ultimi giorni, ciò è legato a operazioni di mercato ad oggi non molto chiare e senza alcuna spiegazione plausibile, tanto è vero che diligentemente la stessa Consob ha aumentato la vigilanza sul tema.
Né le dimissioni di Bernabè né il nuovo piano industriale ancora non noto, in presentazione il 7 novembre p.v., hanno avuto alcuna influenza.
Infine va apprezzata la recente attenzione di tutti quei Senatori e Deputati che, anche dietro continue sollecitazioni della nostra Associazione, si sono adoperati con efficacia nei due rami del parlamento a chiedere con mozioni, interrogazioni , proposte di decreti relativi sia alla posizione di TE in Italia sia all’attuazione di nuove regole riguardo le attività degli azionisti di controllo nelle società quotate.
Per Asati
Il Presidente
Ing. Franco Lombardi
Roma 17 ottobre 2013 |