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ASATI - Osservazione sul sondaggio di clima 2019
ASATI - Osservazione sul sondaggio di clima 2019


19-07-2019  | Invia Invia mail ad un amico Stampa Stampa

In attesa dei dati ufficiali che l’Azienda - ce lo auguriamo - avrà cura di rendere disponibili in tempi brevi, vogliamo condividere le interessanti...

In attesa dei dati ufficiali che l’Azienda - ce lo auguriamo - avrà cura di rendere disponibili in tempi brevi, vogliamo condividere le interessanti risultanze del nostro sondaggio che abbiamo condotto in parallelo, in modo anonimo: un exit poll utilizzando le vostre mail private, su un campione di circa 2980 di dipendenti in servizio, pari al 6.5% della popolazione.

Naturalmente il nostro sondaggio non ha la pretesa di sostituire quello ufficiale dell’Azienda, il nostro sondaggio è un mix differente rispetto alla survey di TIM e quindi si potranno certamente apprezzare risultati differenti. Sulla base di evidenze e criticità, saranno i risultati ufficiali a raccontarci in quali Funzioni aziendali sarà maggiormente necessario intervenire per indirizzare soluzioni. Il nostro sondaggio, lo ribadiamo, vuole essere un diverso punto di osservazione.

Per completezza riportiamo in allegato le percentuali raccolte attraverso le 11 domande che, in relazione a quelle del sondaggio formale dell’Azienda (51 domande totali), abbiamo ritenuto più significative.

Attraverso il nostro privilegiato “osservatorio”, quello di associazione che raccoglie tra l’altro qualche migliaio di dipendenti, piccoli azionisti e in base a nostre evidenze recepite nel quotidiano, possiamo affermare con certezza che il “senso di appartenenza” è forte e radicato, segno di un “capitale umano” tanto consapevole quanto amareggiato e complessivamente, straordinario. Da osservare subito che per diverse domande sono prevalse risposte del tipo “in disaccordo“ o “completamente in disaccordo”. È importante poi registrare un certo interesse sulla ipotesi di rivedere le politiche meritocratiche, anche attraverso l’erogazione su base volontaria di azioni della Società.

Sul tema della partecipazione azionaria dei dipendenti occorre riflettere: nelle principali aziende TLC Europee i dipendenti hanno circa il 2.5-3% del capitale della Società e noi in TIM/TI siamo tremendamente indietro con circa lo 0.7% del capitale. Dobbiamo stimolare la partecipazione e risultare maggiormente incisivi, anche nell’occasione dell’Assemblea dei Soci, con ASATI stiamo incoraggiando ogni possibile iniziativa e tutti voi dovreste promuovere concretamente l’idea, l’importanza di investire nella nostra Azienda, a partire dal suo interno.

Riportiamo sinteticamente qualche considerazione e spunti di riflessione:

• Attraverso la mia percezione – e non mi riferisco solamente ai risultati del nostro sondaggio - mi sembra che occorre intervenire sul tema del “rapporto diretto” tra manager e collaboratori, tra dirigenza e forza lavoro;
• personalmente, e parlo come ex dirigente, sulla questione dei rapporti con i collaboratori posso immaginarie una serie di “cause” che fanno sussistere una serie di criticità ma sarebbe interessante sapere cosa ne pensano i dirigenti di oggi, dai primi riporti dell’AD, ai dirigenti che dovrebbero essere più “prossimi” alla forza lavoro;
• mi chiedo cosa ne è stato della cultura della partecipazione e dell’inclusione e se c’è una cooperante responsabilità a livello manageriale, obiettivi condivisi da traguardare attraverso il lavoro di tutti, con il coinvolgimento di tutti;
• se è chiara la necessità di intervenire per semplificare procedure e processi, se sono chiari i “Valori dell’Azienda”, se si ricorre a specifiche iniziative di team building in tutte le funzioni aziendali;
Praticamente questo lungo e tortuoso percorso verso una “Azienda normale” si delinea su un terreno devastato tra contratti di solidarietà, piani di moving, iniquità, decoro delle nostre sedi, andamento del titolo, etc..
Dovremo tutti attendere per comprendere quale sarà Il piano degli interventi, anche e soprattutto sul fronte delle Risorse Umane e ritornare sulla misurazione del clima, tra un anno, augurandoci una svolta positiva.

Ciò detto e in base a mie evidenze è importante sottolineare alcuni segnali positivi che pervengono dalla Funzione HR e dal suo responsabile:

• il sondaggio di clima e quindi le risultanze dello stesso, quali strumenti fondamentali erroneamente trascurati da troppi anni e da precedenti gestioni;

• l’atteso “contratto di II livello”, firmato questa mattina, che costituisce di per se un obiettivo ed è veicolo di tematiche di assoluto interesse per tutti i dipendenti trascurati e “maltrattati” dai Vertici aziendali degli ultimi quattro anni. Mi sembrano sostanziali e positive alcune questioni, in particolare: il passaggio da part time a full time (tema sollecitato da tanti lavoratori e lasciato sospeso da molti anni); i c.d. passaggi di livello che dal 2007 erano quasi impossibili; il c.d. “contratto di espansione” che non sembra fortemente impattante dal punto di vista economico - almeno da quanto ho appreso al momento – e che sembra coniugare l’esigenza di efficienza e quella di sviluppo e rinnovamento.

In generale, mi sembra che Il nostro AD Gubitosi e il nuovo responsabile HR hanno un atteggiamento diverso, positivo e richiedono in più occasioni e attraverso varie modalità una rinnovata partecipazione diretta alla vita aziendale ed è evidente che Il cambiamento, la tenacia, il successo del business, la rete innovativa verso i servizi del 5G, non sono questioni in mano a Vivendi, a Elliott e a CDP, siete voi tutti che nel quotidiano, attraverso la vostra professionalità, i vostri continui sacrifici (anche quelli economici subiti), potrete ricostruire i presupposti per un rinnovato successo che in passato ha contraddistinto un azienda che si chiamava SIP, e che oggi per TIM è un obiettivo imprescindibile.

ASATI – Le domande del nostro “sondaggio di clima”
1. Ho fiducia nel futuro della mia azienda
2. Le diverse parti della mia azienda collaborano tra loro nell’interesse di tutta l’organizzazione
3. La mia azienda offre prodotti e servizi di alta qualità ai propri clienti esterni
4. La mia azienda risponde rapidamente alle esigenze dei clienti
5. La mia azienda sta apportando le giuste modifiche per competere in modo efficace
6. La mia azienda è gestita correttamente ed in modo efficiente
7. Il Top Management nutre un interesse sincero nei confronti dei dipendenti
8. Il Top Management ascolta realmente le idee e i pareri dei dipendenti
9. Sono orgoglioso/a di lavorare per la mia azienda
10. La partecipazione ad un piano azionario, su base volontaria ed in parziale sostituzione alle varie forme di remunerazione (MBO, PdR, …), rafforzerebbe il mio senso di appartenenza all’azienda

Al sondaggio proposto da Asati hanno risposto dipendenti (azionisti e non azionisti) così ripartiti:
• Il 18% appartenenti alla funzione di Technology (Rete);
• Il 32% appartenenti alle funzioni commerciali;
• Il 42% appartenenti alla funzione Open Access;
• L’8% appartenente alla funzione acquisti.

Di seguito si riporta il grafico ottenuto in base alle risposte alle suddette domande selezionate:










   
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