Lettera raccomandata A/R anticipata via e-mail
al Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia
al Collegio Sindacale di Telecom Italia
alla Consob
alla Sec
alla Procura di Milano
agli Azionisti di Telecom Italia
Egregi Consiglieri di Amministrazione e Componenti il Collegio Sindacale di Telecom Italia,
ai fini dell’azione di responsabilità nei confronti di Carlo Buora non e’ necessario avere la prova
che Buora fosse consapevole delle pratiche illecite della security
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ma e’ sufficiente che a Buora si
possa rimproverare di non aver adeguatamente organizzato l’Azienda prevenendo in maniera
efficace che non si verificassero tali gravissime pratiche illecite.
A tutto voler concedere, l’archiviazione in sede penale significa soltanto che a Buora non può essere
mosso un rimprovero per dolo ma resta grosso come un grattacielo un gravissimo rimprovero per
colpa.
Ciò premesso in riferimento alle notizie di stampa di ieri 12 e oggi 13 ottobre 2012, il sottoscritto
come Presidente dei piccoli azionisti riuniti in ASATI e come singolo azionista di TI, chiede con
forza alla Società che con i suoi legali acquisisca il più velocemente possibile tutti gli atti
dell’indagine appena conclusa contro l’ex Presidente di TI Tronchetti Provera, affinchè il CDA e il
Collegio Sindacale prima della prossima Assemblea del 18 ottobre 2012 possa compiutamente
verificare la situazione per stralciare la posizione di Buora (tra l’altro come recita la sentenza della
Cassazione di sett. 2011 nel cap.17 dello spionaggio alla KROLL, reato oggi contestato a
Tronchetti, Buora ne era come Amministratore delegato perfettamente informato) dalla transazione
e procedere solo alla votazione sull’azione di responsabilità, analizzato il fatto che il tempo di
riconvocare un’altra assemblea per l’azione di responsabilità verso Buora è stretto dalla scadenza
dei termini di prescrizione verso lo stesso il 3 dicembre 2012.
Ovviamente ASATI ritenendo tutti gli azionisti della Società, persone per bene a cui sta a cuore la
legalità e la caratteristica etica dell’attività, chiede appena tecnicamente possibile, a valle della
disponibilità del dispositivo della Procura di Milano, si costituisca da subito come parte offesa e
poi come parte civile danneggiata nel processo contro Tronchetti Provera, accusato di un
delitto gravissimo come la ricettazione che prevede una pena fino a 8 anni di reclusione.
Qualora Telecom Italia non si costituisse parte civile al più presto contro Tronchetti per la
ricettazione risulterà agli occhi di tutti una clamorosa incoerenza di comportamento che metterebbe
a rischio l’intera Governance Aziendale visto che la Società si è già costituita parte civile in un
processo contro gli imputati ( Tavaroli, Bernardini, Cipriani, Ghioni, Iannone e altri), del
reato presupposto della ricettazione( hakeraggio a danno della Kroll) contestata a Tronchetti Provera.
Esortiamo infine tutti i Consiglieri di Amministrazione e coloro che rappresentano gli azionisti, in
primis Telco, a mettere in primo piano l’interesse di Telecom Italia e non anteporre a questo
altri interessi.
Per Asati Azionista di TI
Il Presidente
Ing. Franco Lombardi Ing. Franco Lombardi
Roma 13 ottobre 2012
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