Roma, 24 dicembre 2015
Spett.le Telecom Italia S.p.A.
c.a. Consiglio di Amministrazione
Presidente, Ing. Giuseppe Recchi
Amministratore delegato, dott. Marco Patuano
Consiglieri:
dott. Arnaud de Puyfontaine
dott.ssa Félicité Herzog
dott. Hervé Philippe
dott. Stéphane Roussel
prof.ssa Lucia Calvosa
dott.ssa Laura Cioli
dott.ssa Francesca Cornelli
dott.ssa Giorgina Gallo
dott.ssa Denise Kingsmill
dott. Tarak Ben Ammar
dott. Davide Benello
dott. Flavio Cattaneo
dott. Jean Paul Fitoussi
dott. Luca Marzotto
dott. Giorgio Valerio
General Counsel avv. Antonino Cusimano
Collegio Sindacale
Presidente dott. Roberto Capone
dott. Gianluca Ponzellini
dott.ssa Paola Maiorana
dott. Vincenzo Cariello
dott. Ugo Rock
Oggetto: ASATI esprime viva preoccupazione per la ulteriore sanzione di 21,5 milioni di euro irrogata
dall' Antitrust a Telecom Italia per un'intesa restrittiva della concorrenza
Come si evince dal comunicato stampa dell'Autorità Antitrust, Telecom Italia avrebbe adottato condotte lesive della concorrenza, pregiudicando la concorrenzialità del mercato attraverso, in particolare, incontri e contatti tra Telecom Italia e Alpitel, Ceit Impianti, Sielte, Sirti, Site, Valtellina, volti a concordare le offerte economiche da presentare a Wind Telecomunicazioni e Fastweb per il servizio disaggregato di manutenzione correttiva end-to-end e, in generale, a condividere un piano di comunicazione univoca relativo alle condizioni di erogazione del servizio.
Questo provvedimento Antitrust fa seguito alla sanzione (procedimento A428) di 103 milioni di euro irrogata a Telecom Italia per abuso di posizione dominante, al procedimento A428C per inottemperanza all'atto di diffida A428 (procedimento ancora in corso che, in caso, di condanna prevede una sanzione minima di 176; milioni di euro), allo stanziamento a bilancio di circa 400 milioni di euro per la copertura economica delle azioni risarcitorie avanzate dagli altri operatori. Il tutto, in un contesto aziendale" che vede i dipendenti di Telecom Italia chiamati ancora una volta a un nuovo ciclo di solidarietà, la terza con una perdita sulla busta paga imperniato su forti penalizzazioni in termini di riduzione dell’orario di lavoro e, conseguentemente, della retribuzione. Tra l’altro anche gli azionisti hanno subito perdite mediamente di 0.7 cent ad azione per mancata distribuzione di un eventuale dividendo.
A fronte dei reiterati, gravi comportamenti rilevati dall' Antitrust, ASATI ha da tempo e più volte segnalato, in ambito assembleare sia attraverso comunicazioni indirizzate ai singoli componenti del CdA, l'esigenza di promuovere, con la massima urgenza, la rimozione dalle posizioni attuali di struttura dei soggetti interessati e di procedere a valutare seriamente azioni di responsabilità contro i colpevoli di queste condotte lesive della concorrenza. Si fa presente che fino ad oggi non è emerso nessun riscontro circa le conclusioni dell’attività di internal auditing che sicuramente l’Azienda avrà attivato.
Infatti, la tutela degli interessi di Telecom Italia non può limitarsi alla presentazione di ricorsi innanzi al giudice amministrativo, ricorsi che, peraltro, quasi sempre vedono la società soccombente.
Come già fatto presente nel corso dell’assemblea dello scorso 15 dicembre, ASATI ha denunciato il pericolo che gli interventi dell’Antitrust possano spingere per una estremizzazione delle attività di provisioning e di assurance di servizi wholesale offerti agli altri operatori (attività oggi rientranti nel perimetro di Open Access) e, quindi, far sì che queste attività vengano svolte da imprese esterne. Il rischio è che il numero degli esuberi (2.300) notificati in concomitanza con l'avvio della solidarietà possa crescere prospetticamente in modo significativo, come peraltro paventato anni fa da ASATI(Il Presidente ing. Lombardi addirittura spiegò ad alcuni parlamentari della Camera e del Senato attraverso l’esibizione di un cavo in rame a 2.000 coppie della rete di accesso l’impossibilità della intermediazione sia dal punto di vista tecnico dell’intervento sia per la sicurezza)ed anche dalla stessa Telecom Italia, quando il Parlamento tentò di imporre ex legge l'estremizzazione, misura poi vanificata anche a seguito dell'intervento della Commissione europea.
Presidente Asati
Ing. Franco Lombardi
Roma, 24 dicembre 2015 |