Gentile Associato Asati e azionista di Telecom Italia,
siamo appena usciti dalla vicenda GVT e Vivendi e la nostra azienda è di nuovo al centro di molteplici fatti degni della nostra massima attenzione ed allerta.
Proprio per suggerire al Management dell'azienda quelle scelte che vanno verso la tutela dei nostri investimenti e quindi della crescita , il 22 settembre us., in vista del CDA del 26 settembre ho inviato a nome di tutta l'associazione una lettere a tutto il consiglio di amministrazione suggerendo le aree di intervento e di miglioramento del Piano industriale e strategico.
QUI LA LETTERA .
In sintesi, in questa lettera, parliamo di Argentina (non vendere!!!), Brasile (crescere e investire) e Italia dove è necessario rilanciare gli investimenti e le sinergie e facciamo una proposta molto interessante sul tema degli immobili e delle torri per le stazioni radio-base.
A valle del comunicato di TI di venerdì sera dopo il CDA
LINK , riterrei che una cessione tempo per poi eventualmente a fronte di un no dell’autorità antitrust Argentine riprendersi l’azienda non è la cosa migliore. Il nuovo accordo da fare entro il 24 ottobre prossimo potrebbe prevedere la gestione da parte di TI dell’Argentina, per due anni , poi se non va in porto si riconosce a TI un sovrapprezzo non inferiore a 100 milioni per la gestione e per non aver rispettato i tempi dell’accordo. Chi vuol vendere l’Argentina dice che la nostra azienda è a rischio perché il paese é in default e quindi c’é il rischio nazionalizzazione, questo discorso lo ho sentito anche 4 anni fa, Alierta e Martinez , uno spagnolo e l’altro messicano, sarebbero quindi degli sprovveduti….non credo a questa favola.
Ti invito a leggere con attenzione la lettera dato che ci sono informazioni molto interessanti e come al sempre Ti esorto a scriverci le tue osservazioni e suggerimenti.
Infine, per sostenere l'associazione ti invito a fare una piccola donazione per aiutarci nell'organizzazione delle attività necessarie per la prossima assemblea a seconda delle tue possibilità. Oggi Asati tra le spese segreteria, telefoni, toner, lettere agli azionisti ancora non iscritti di cui prendiamo l’indirizzo sul libro soci, convegni, piccola pubblicità ha costi per circa 20.000 euro l’anno, che abbiamo recuperato con il contributo mio personale che è ed è stato nel passato il più sostanzioso a cui negli ultimi due anni sono pervenute le offerte spontanee di tutti voi che ringrazio. Ma vorremo fare di più.
Essendo ormai vicina ai 6.000 iscritti per un totale di 142 milioni di azioni, e quindi avendo superato sensibilmente la soglia minima per la presentazione delle liste che e’ lo 0.5% del capitale, vorremo presentare una nostra lista per il rinnovo del collegio sindacale ad aprile 2015 , occorre quindi una cifra superiore ai 20.000 euro previsti, confido quindi nella vostra sensibilità.
IN ALLEGATO COSA FAREMO CON LE RISORSE ECONOMICHE CHE RECUPEREREMO.
Roma. 30 settembre 2014
Per ASATI
Il Presidente
Ing. Franco Lombardi