Egregi dott. Vincenzo Cimino e dott. Mauro Lorenzoni
Vi ringraziamo per la cortese e sollecita risposta alla nostra del 26 maggio, a cui successivamente abbiamo inoltrato una ulteriore richiesta in data 3 giugno u.s. come riportato in Allegato.
La nostra del 26 Maggio u.s. e la successiva del 03 Giugno hanno l’unico obiettivo di conoscere se l’attuale presidente di TI ing. Giuseppe Recchi, sia ancora un consigliere indipendente, violando formalmente l’art. 147 del TUF per le sue mancate dimissioni e ancora, la nostra del 3 giugno se e’ o non e’ un Presidente esecutivo dopo le deleghe avute nel corso del primo CDA del 18 aprile e dopo l’assemblea del 16 aprile u.s..
Rimaremmo stupiti se la spettabile Consob di cui nutriamo estrema fiducia ritenesse che queste risposte siano riservate e se il mercato non le debba conoscere. Al contrario rileveremo un fatto gravemente anomalo e lesivo degli interessi di tutti gli azionisti presenti in assemblea che hanno votato per un presidente indipendente senza alcun ruolo esecutivo trovarsi invece contro le decisioni assembleari un Presidente non piu’ indipendente ed esecutivo con le pesanti deleghe ottenute senza che la Consob esprima se le decisioni prese dall’attuale CDA, ribaltando le decisioni della stessa assemblea, siano coerenti con la legislazione delle societa’ quotate in borsa o meno. In sostanza alla Consob chiediamo solo di conoscere se il CDA puo’ stravolgere le decisioni assunte e ratificate a stragrande maggioranza con il voto Assembleare del 16 aprile u.s. per passare da un Presidente indipendente senza deleghe come era stato proposto dalla societa’ al mercato e di cui tutti i proxy advisor(verso i fondi esteri) e tutti gli azionisti ne avevano tenuto conto nell’assegnazione delle loro deleghe ai rappresentanti in assemblea con le loro indicazioni di voto , ad un Presidente, solo deciso dal CDA con una retribuzione di 900.000 euro, e con deleghe che ne fanno a tutti gli effetti un presidente Esecutivo e vedremo ancora quali saranno le ulteriori decisioni assunte nel prossimo cda del 26 giugno riguardanti ancora la retribuzione dello stesso.
Riteniamo che la nostra richiesta non rientri “ nel vincolo del segreto di ufficio e le eventuali iniziative assunte potranno essere note solo nei limiti in cui non abbiano natura riservata”.
Cosa c’e’ di riservato nel conoscere se l’Assemblea ha un valore reale o solo simbolico e se chi ci ha dato la delega e’ stato tradito nel voto la cui decisione successivamente dal CDA e’ stata completamente stravolta?
Riteniamo al contrario, che una volta effettuata la vostra consueta e scrupolosa indagine sia fornito al mercato la risposta al nostro quesito segno di trasparenza al contrario un vostro silenzio potrebbe indurre la maggioranza degli azionisti della societa’ che ci hanno dato la loro delega ad una non comprensione dei processi che governano l’attuale Corporate Governance della Societa’.
In attesa di un vostro autorevole parere Vi ringraziamo per l’attenzione posta e porgiamo i piu’ cordiali saluti
Per ASATI Azionista di Telecom Italia
Il Presidente Ing. Franco Lombardi
Roma 20 Giugno 2014
P.S. Desideravamo informarvi che l’indirizzo della nostra sede è :
Associazione Azionisti Telecom Italia
Via Isonzo, 32 - 00198 Roma
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