ASATI ASsociazione Azionisti Telecom Italia

Social ASATI

Facebook YouTube Twitter Linked IN Blog Slide Share Feed RSS

AS.A.T.I. AS.A.T.I. ASATI Onlus

Telecom Italia-Asati: Avvertimento di Asati a Mediobanca, Intesa, Generali  e Unicredit, azionisti diretti e indiretti di Telecom Italia.
Telecom Italia-Asati: Avvertimento di Asati a Mediobanca, Intesa, Generali e Unicredit, azionisti diretti e indiretti di Telecom Italia.


09-12-2013  | Invia Invia mail ad un amico Stampa Stampa

Lettera al Consiglio di Amministrazione di TI

Lettera al Consiglio di Amministrazione di TI

Al Collegio Sindacale della Società
Alla Consob att.ne dott. M. Bianchi, dott.ssa C. Piazzini
Ai Senatori Massimo Mucchetti, Luigi Zanda, Maurizio Gasparri, Altero Matteoli
Al Presidenti VIII Commissione del Senato, Sen. Matteoli e a tutti i componenti
Al Presidente X Commissione del Senato Sen. Mucchetti, e a tutti i componenti Al Presidente IX Commissione della Camera dei Deputati, on. Michele Pompeo Meta, e a tutti i componenti
per conoscenza
Al Presidente della Consob Prof. Giuseppe Vegas, al direttore A. Apponi
Telecom Italia-Asati: Avvertimento di Asati a Mediobanca, Intesa, Generali e Unicredit, azionisti diretti e indiretti di Telecom Italia.
Il gioco delle tre carte è finito. I nostri occhi non sono né miopi, né chiusi, né ciechi.
Mediobanca, Intesa e Generali sapendo che difficilmente Telefonica eserciterà la call per comprare le loro azioni residue a 1,1 euro stanno cercando una potenziale alternativa per recuperare risorse a danno delle minorities della società.
In riferimento alle notizie di stampa apparse ieri (8 dicembre) sul Corriere della Sera circa un coinvolgimento di Prelios su un eventuale riassetto immobiliare di Telecom Italia,qualora rispondessero al vero, Asati precisa quanto segue.
Dal 2000 al 2006 è stato effettuata la più grande dismissione di uno dei più ingenti patrimoni immobiliari del Paese: quello che una volta era della Sip, superiore a oltre 8 mn.i di mq.. Tra questi, molti furono conferiti a TI nel riassetto degli anni ’90 ed erano immobili di pregio dell’ex ASST (Azienda di Stato dei Servizi Telefonici) con sedi nei centri storici delle principali città, a prezzo di “opifici” e dal momento che sono stati rivenduti da TI a privati dopo 5 anni non hanno pagato nemmeno le plus valenze arrecando così un notevole dallo all’Erario Statale.
Le dismissioni successive, operazioni avvenute con potenziali conflitti di interesse tra gli azionisti di controllo, avvenute spesso a prezzi notevolmente inferiori al mercato e riaffittate alla stessa TI a canoni nettamente superiori al mercato (8-9% del valore) e addirittura in molti casi con assegnazione della manutenzione straordinaria all’ex proprietario, cioè la TI, stanno oggi arrecando notevoli danni al bilancio della Società. Di quelle dismissioni oggi tutti gli azionisti di minoranza stanno pagando forti perdite, basti pensare che la rata annua delle locazioni , come dichiarato dall’allora ex Presidente Galateri nell’Assemblea del 14 aprile 2008 su domanda di Asati, era di 400 mn.i di euro all’anno a fronte di una dismissione di circa 4.4 md.i di euro.
Quindi quelle vendite quali benefici hanno portato alla Società e chi hanno realmente favorito?
E oggi vogliamo ripercorrere la stessa strada?
Le scatole cartiere create ad arte come Tiglio 1 e Tiglio 2, i cui immobili sono confluiti successivamente in fondi chiusi partecipati anche da Pirelli Real Estate, come Tecla, Cloe, Olinda, Clarice e Berenice, e tante altre furono utilizzate per gestire passaggi di proprietà e con operazioni successive per potenzialmente svuotare il patrimonio della Societa’, come risulta dai bilanci del 2009-2011.
Tutto ciò premesso e in considerazione che gli azionisti di Prelios sono oggi, l’ex Presidente di Telecom Italia 2001-2006, all’epoca Presidente sia di Pirelli che di Telecom Italia, Intesa, Mediobanca e Generali, diffidiamo con la presente il Consiglio di Amministrazione a procedere ad ogni accordo o iniziativa sul tema degli immobili con la società Prelios.
Il personale attuale della gestione immobili della società non deve essere ulteriormente umiliato ma ha certamente tutte le capacità di gestire, razionalizzare gli spazi ed effettuare la revisione di quei contratti capestro di affitto, rivedere e ricontrattualizzare quei regali sulle manutenzioni straordinarie che devono essere a capo del proprietario e che invece oggi in moltissimi casi sono a capo dell’affittuario cioè della stessa TI ex proprietaria. Quei contratti sono stati basati su accordi per favorire i “vecchi amici” e basti pensare al mega contratto di Facility Management di oltre 130 mn.i di euro l’anno assegnato alla Società MPS (i cui soci iniziali erano all’assegnazione al 50% Manutencoop e Pirelli) .
Tutte queste operazioni sono state denunciate da Asati nelle Assemblee degli anni scorsi ma il mistero dell’assenza di un audit sul rapporto Deloitte le fece cadere in prescrizione, le nostre denunce alla Procura di Milano vennero vanificate dalle decisioni del famoso CDA del 16 dicembre 2010, dove i 4/5 dei consiglieri erano in quot Telco!
Il potenziale tentativo di creare un fondo, con il possibile coinvolgimento di Prelios (che coincidenza la storia si ripete!!!), per far confluire tutti gli immobili residui rimasti con operazioni fuori mercato, magari senza cioè gare limpide e trasparenti , e utilizzando consulenti esterni magari quelli di prima per valutare i valori degli asset,e quindi con una potenziale futura valutazione degli asset fatta da amici di amici, questa volta non passerà. Riteniamo infatti Prelios un soggetto in potenziale conflitto di interesse dato che gli azionisti di Prelios sono gli stessi che hanno la maggioranza in Telco.

Questa volta faremo in modo che non ci saranno azioni di potenziale mala gestio da far cadere in prescrizione come in passato. Alla luce delle vicende del passato Asati, propone che il suo ufficio studi composto anche da architetti, ingegneri, imprenditori nel campo edile, esperti in impianti di condizionamento e manutenzione, agenti immobiliari, fornisca gratuitamente una consulenza sul riassetto e l’ottimizzazione degli spazi degli edifici e dei terreni oggi ancora di proprietà o in affitto della stessa Telecom, con una valutazione di mercato, al fine anche di stabilire successivamente un confronto obiettivo e trasparente con la controparte individuata.
Tutto ciò premesso chiediamo al Consiglio di Amministrazione alla prossima riunione prima dell’assemblea del 20 dicembre di smentire con un comunicato ogni operazione e accordo con la società Prelios e invitiamo la Consob, con la sua puntuale professionalità e attenzione a vigilare.
Se queste, che per ora sono solo notizie di stampa, rispondessero al vero dimostrerebbero ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno dopo la svendita dell’Argentina e la dubbia operazione sul convertendo, che il conflitto di interessi e il controllo di fatto di Telco su Telecom Italia è un tema ricorrente e una realtà anche nella gestione ordinaria, quindi non sarebbe più rinviabile un consolidamento da parte dell’azionista Telco del debito di Telecom Italia.
Roma, 9 dicembre 2013

Per ASATI
Il Presidente
Ing. Franco Lombardi
   
DELEGHE ASATI
   
Per informazioni chiama il
Numero Verde
(riservato ai dipendenti)
NUMERO VERDE ASATI
oppure:

Contatti Contattaci
   
Video Franco Lombardi

ASATI presenta la lista per il rinnovo del Collegio Sindacale
Contatti

Video Messaggio ai nuovi Azionisti Dipendenti Telecom Italia
Contatti

Video Messaggio sul Piano di Azionariato 2014 ai Dipendenti Telecom Italia
Contatti
   
Verifica ISCRIZIONE
Non ti ricordi se ti sei già iscritto?
Verifica la Tua ISCRIZIONE inserendo il Codice Fiscale

oppure la Partita IVA



   
Azioni Telecom Italia

   
GALLERIA FOTOGRAFICA
   
Contatore Accessi
 
 
©2012 AS.A.T.I. []