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Telecom Italia-Asati: Telefonica risolva lei da sola i problemi creati da lei stessa in Brasile con l'Anatel e il CADE


29-11-2013 \|	Tweet	Invia	Stampa

Lettera aperta

Lettera aperta

Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Al Presidente del Consiglio Enrico Letta
Al Sottosegretario della Presidenza Del Consiglio Filippo Patroni Griffi
Al Ministro degli Esteri Emma Bonino
Alle Commissioni Esteri, Trasporti, Industria di Camera e Senato
Alla Consob

Oggetto: Telecom Italia-Asati: Telefonica risolva lei da sola i problemi creati da lei stessa in Brasile con l'anatel e il CADE.

In riferimento a notizie riportate da Reuters International [Comunicato Reuters ] relative alla decisione di CADE e Anatel che avrebbero formalmente espresso un divieto e quindi bocciato la salita di Telefonica in Telco con il rinnovo dei patti parasociali del 24 u.s. Asati chiede un immediato intervento al Governo per difendere all'estero la quarta azienda del Paese.
Come esposto già nel pomeriggio (28 novembre 2013) al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Patroni Griffi Asati invita senza indugio il Governo ad intervenire anche a livello diplomatico, come fanno i grandi Paesi, in Brasile affinchè si tutelino gli interessi di Tim Brasil, che da informazioni stampa della Reuters stessa risulterebbe che Telefonica stia cercando di convincere a vendere la partecipata Brasiliana di TI per tutelare solo i propri interessi e non danneggiare Vivo (TE).

E' uno scandalo che si debba vendere, con un CDA a maggioranza 4/5 di Telco e i cui soci Italiani sono prigionieri di Telefonica (vedi chiamata della call), Tim Brasil facendo così pagare un conto drammatico a TI per conflitti di interesse e decisioni delle autorità Brasiliane scaricate dal palese predatore su TI stessa.
Se esiste un Governo forte, che agisca immediatamente anche a livello Internazionale per ridare dignità al Paese.
E' una vergogna che con la potenziale connivenza del salotto buono dei banchieri senza capitali, aiutati sempre in passato e anche ora da tutti i Governi precedenti e dallo Stato si assecondi una mattanza a danno dell'Italia che non è ancora un Paese del Terzo Mondo e va considerato con rispetto.

Roma 28 novembre 2013

Per Asati
Il Presidente
Ing. Franco lombardi