Asati vede nella presentazione dell’integrazione dell’ordine del giorno “ con la nomina del Presidente in Assemblea”, la continuazione del virtuoso percorso verso una pubblic company iniziato gia’ nell’Assemblea del 20 dicembre scorso per iniziativa dell’azionista Findim.
Tutto l’attuale Consiglio di Amministrazione si era infatti schierato ad eccezione di un Consigliere contro la proposta fatta dalle minoranze sulla nomina del Presidente in Assemblea come tra l’altro era previsto dallo Statuto.
Oltre ai nomi nelle nuove liste che saranno presentate entro il 22 marzo p.v. pur importanti, ma non sufficienti ,la partita la vincera’ chi presentera’ un piano piu’ credibile, dettagliato e di sviluppo per il prossimo triennio 2014-2016.
L’attuale management di TI che dovrebbe essere giudicato sui risultati ottenuti, con un Pil del Paese sceso del 2.2 % negli ultimi quattro anni,e con ricavi di servizi di TLC secondo dati Instat con il segno +, ha portato nello stesso periodo diminuzioni di ricavi del domestico mediamente di 1.3 md.i l’anno, di cui 1.7 nel 2013 con un ebitda di -10%. Il cosi’ detto piano attuale di TI per il 2014-2016 e’ basato essenzialmente sulla riduzione dei costi , e sulla vendita di ulteriori assets le torri in Italia e in Brasile , (strategia quella della vendita di edifici industriali, vedi progetto Magnum consuntivata, che ha creato un potenziale disastro nelle gestioni precedenti) Nel piano attuale della Societa’non c’e’ una idea di piano strategico e di sviluppo basato su alleanze internazionali , quali ad esempio un accordo con GVT in Brasile che permetterebbe di sviluppare una notevole sinergia tra fisso e mobile in quel Paese a Pil crescente( Tim Brasil oggi e’ invendibile altro che se viene una offerta “Jumbo la valuteremo”). Operazione bloccata potenzialmente dall’azionista Telco e in particolare da Telefonica.
Tra l’altro con la vendita dell’Argentina ci risulterebbe alquanto complesso , e nel piano infatti non sono riportati dettagli ma solo annunci e desiderata, come si raggiungera’ l’obbiettivo del rapporto Debito/Ebitda a 2.1 a fine 2016.
Di fronte a questo scenario Asati auspica che l’attuale Top managemnt presenti in tempo utile per una valutazione del mercato un nuovo piano industriale dettagliato , analitico, e che l’azionista Findim che in prossimita’ della scorsa Assemblea del 20 dicembre , presento’ un piano strategico utile come suggerimenti presenti invece ora un nuovo piano piu’ concreto da potersi confrontare con un nuovo piano di TI.
Dal confronto di questi due piani uscira’ in Asemblea quale sara’il nuovo modello di controllo della Societa’, se quello di Telco che ha creato dal 2007 solo perdita di valore o uno nuovo che ci auspichiamo sia quello di “ Pubblica Company” che come affermano tutti gli esperti, tra cui Vittorio Colao, e’ l’unico che crea valore alle aziende e al Paese.
Roma 11 Marzo 2014
Per Asati
Il Presidente
Ing. Franco Lombardi |