Comunicato stampa del 18 marzo 2016 relativo al CdA di Telecom Italia del 17 u.s.
Con riferimento al comunicato stampa di TI, nonch� alle relative agenzia stampa che sono state diffuse, apprezziamo che il CdA e, in particolare, l�azionista Vivendi abbiano riconfermato la validit� del piano industriale gi� presentato e l�impegno di continuare a lavorarci collegialmente.
La nostra richiesta di presentazione delle dimissioni da parte dei Consiglieri, finalizzata a un rinnovamento dell�organo, come da comunicazione al CDA del 14 marzo u.s., era ovviamente motivata dall�empasse che emergeva, quotidianamente, dagli organi di stampa circa un�incertezza sulla fiducia o mano ai vertici della societ�.
Siamo ben lieti che, invece, l�azionista di maggioranza relativa abbia dichiarato, in riferimento a TI: �Siamo qui perch� crediamo veramente nello sviluppo strategico della Societ� che ha un potenziale importante�. Tutto ci� � merito dei Vertici Esecutivi, invece a torto messi in discussione dai mass media un giorno si e uno no, e soprattutto merito del forte e competente middle management che ha fatto grande Telecom e utilizzato al meglio la tecnologia disponibile.
Il tenore della dichiarazione, senza dubbio impegnativa, affiancato al non aver messo in discussione l�attuale assetto del CdA � nonostante le segnalazioni ricevute -, non possono che farci concludere che l�attuale management continui a godere anche della piena fiducia dell�attuale azionista di riferimento.
D�altro canto, tale lettura ci sembra confermata anche dal mercato che, questa mattina, ha aperto con un significativo rialzo del titolo delle azioni ordinarie (+1,68%).
Un improvviso changement total, salvo intervengano fattori oggettivi, sarebbe non solo incomprensibile per il mercato ma anche indice di scarsa affidabilit� del neo azionista.
Ci auguriamo, quindi, che il CdA continui nell�attuazione operativa del piano presentato, fino alla sua naturale scadenza.
Desta, invece, alcune perplessit� la decisione del CdA, preceduta dall�approvazione da parte Comitato per il controllo e i rischi, di modificare la Procedura per la gestione delle parti correlate, relativamente alle operazioni infragruppo, che, nella sostanza, ci sembrerebbe volta a facilitare gli interessi (diretti o indiretti) della parte correlata (leggi: Vivendi). Non vorremmo che, gli interessi strategici di cui sopra servissero a creare un velo di apparenza per altri interessi strategici!
As.A.T.I
Il Presidente
Ing. Franco Lombardi
Roma 18 MARZO 2016 |