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Lettera di ASATI al Governo
Lettera di ASATI al Governo


16-11-2015  | Allegato Lettera al Governo(16_11_2015).pdf Invia Invia mail ad un amico Stampa Stampa

Un invito a un approfondimento congiunto. Una rete di accesso TLC in parallelo a quella esistente. Quali diseconomie?.

Roma, 16 novembre 2015

Al Presidente del Consiglio Matteo RENZI

Al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
On. Claudio DE VINCENTI e On. LOTTI Luca

Alla Commissione Industria del Senato:

Presidente Sen. MUCCHETTI Massimo
Vicepresidenti
PELINO Paola e CONSIGLIO Nunziante
Segretari
GALIMBERTI Paolo e PETROCELLI Vito Rosario
Membri
ASTORRE Bruno, BOCCA Bernabò,
CARIDI Antonio Stefano, CASTALDI Gianluca,
FABBRI Camilla, FISSORE Elena, GAMBARO Adele,
GIACOBBE Francesco, GIROTTO Gianni Pietro,
LANZILLOTTA Linda, LONGO Fausto Guilherme,
MARGIOTTA Salvatore, MARINO Luigi,
MESSINA Alfredo, PERRONE Luigi,
SCALIA Francesco, SCHIFANI Renato,
TOMASELLI Salvatore, VALDINOSI Mara,
VERDINI Denis.

Alla 8 Commissione Lavori pubblici, comunicazioni del Senato:

Presidente Sen. MATTEOLI Altero

Vicepresidenti
ESPOSITO Stefano e CERVELLINI Massimo
Segretari
CANTINI Laura e SCIBONA Marco
Membri
ARACRI Francesco, BORIOLI Daniele Gaetano,
CARDINALI Valeria, CIOFFI Andrea, CROSIO Jonny,
DAVICO Michelino, DI GIACOMO Ulisse,
FILIPPI Marco, GENTILE Antonio,
GIBIINO Vincenzo, LANGELLA Pietro,
MARGIOTTA Salvatore, ORELLANA Luis Alberto,
ORRU' Pamela Giacoma Giovanna,
PAGNONCELLI Lionello Marco, RANUCCI Raffaele,
ROSSI Maurizio, SONEGO Lodovico,
VILLARI Riccardo.



Alla X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera:

Presidente On. EPIFANI Ettore Guglielmo.
Vicepresidenti
ABRIGNANI Ignazio e MINARDO Antonino .
Segretari
GIAMMANCO Gabriella e TARANTO Luigi.
Membri
ALFREIDER Daniel, Stefano, ARLOTTI, BARGERO Cristina, BASSO Lorenzo, BECATTINI Lorenzo, BENAMATI Gianluca, BINI Caterina, BOMBASSEI Alberto, CAMANI Vanessa, CANCELLERI Azzurra Pia Maria,
CANI Emanuele, CAPELLI Roberto,
CRIPPA Davide, DA VILLA Marco,
DELLA VALLE Ivan, DONATI Marco,
FANTINATI Mattia, FERRARA Francesco
Detto Ciccio, FOLINO Vincenzo,
GALGANO Adriana, GALPERTI Guido,
GINEFRA Dario, IMPEGNO Leonardo,
MARTELLA Andrea, MARTI Roberto,
MONTRONI Daniele, NESI Edoardo,
PELUFFO Vinicio Giuseppe Guido,
POLIDORI Catia, PRODANI Aris,
RICCIATTI Lara, SCUVERA Chiara,
SENALDI Angelo, SQUERI Luca,
TIDEI Marietta, VALLASCAS Andrea,
VICO Ludovico, VIGNALI Raffaello.

Alla Commissione Trasporti della Camera:

Presidente On. META Michele Pompeo
Vicepresidenti
BERGAMINI Deborah e GAROFALO Vincenzo
Segretari
BRUNO Franco e LIUZZI Mirella
Membri
ATTAGUILE Angelo, BIANCHI Nicola, BIASOTTI Sandro, BONOMO Francesca, BORDO Franco, BRANDOLIN Giorgio,
BRUNO BOSSIO Vincenza, CAPARINI Davide, CARDINALE Daniela, CARINELLI Paola, CARLONI Anna Maria, CASTRICONE Antonio, CATALANO Ivan, CESARO Luigi, COPPOLA Paolo, CRIVELLARI Diego, CULOTTA Magda,
DE LORENZIS Diego, DELL'ORCO Michele,
DI STEFANO Marco, FAUTTILLI Federico, FERRO Andrea, FURNARI Alessandro, GANDOLFI Paolo, GIACOMONI Sestino, MARGUERETTAZ Rudi Franco, MARTINO Pierdomenico, MASSA Federico, MAURI Matteo, MINNUCCI Emiliano, MOGNATO Michele, MURA Romina,
NIZZI Settimo, OLIARO Roberta, PAGANI Alberto, PISO Vincenzo, ROMANO Paolo Nicolo', SIMONI Elisa, SPESSOTTO Arianna,
TOTARO Achille, TULLO Mario.


Al Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo economico On. GIACOMELLI Antonello

All'Autorità per la Concorrenza e del Mercato
Presidente PITRUZZELLA Giovanni
Componenti REBECCHINI Salvatore e MUSCOLO Gabriella

Al Presidente della Federconsumatori Dott. TREFILETTI Rosario

All’Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari Finanziari Postali e Assicurativi Dott. LANNUTTI Elio

PEC alla CONSOB att.ne
del Presidente Prof. G.Vegas, Dott. M.Bianchi, Dott.ssa C.Piazzini, Dott.ssa V.Torchella, Dott.ssa E.Falsetti


Per Conoscenza:

Spett.le Telecom Italia S.p.A.
c.a. Consiglio di Amministrazione

Presidente, Ing. Giuseppe Recchi
Amministratore delegato, dott. Marco Patuano

Consiglieri:
prof.ssa Lucia Calvosa
dott.ssa Laura Cioli
dott.ssa Francesca Cornelli
dott.ssa Giorgina Gallo
dott.ssa Denise Kingsmill
dott. Tarak Ben Ammar
dott. Davide Benello
dott. Flavio Cattaneo
dott. Jean Paul Fitoussi
dott. Luca Marzotto
dott. Giorgio Valerio
A VIVENDI all’attenzione del Presidente BOLLORE’ Vincent e di DE PUYFONTAINE Arnaud, 42 avenue de Friedland 75380 Paris Cedex 08 France


Oggetto: Un invito a un approfondimento congiunto. Una rete di accesso TLC in parallelo a quella esistente. Quali diseconomie?

I giornali hanno riportato la scorsa settimana con grande risalto la decisione di ENEL di costituire una NEWCO per la banda larga. Non si tratta più quindi della possibilità per gli operatori TLC di condividere le infrastrutture Enel esistenti o quelle da realizzare, peraltro già prevista da una legge del 2008. Il progetto mira invece a posare reti in fibra ottica per il servizio TLC a banda ultralarga in occasione dell’installazione di una nuova generazione di contatori elettrici.
Non siamo stati in grado di comprendere il ruolo che Enel intende svolgere, ma riteniamo doveroso porre all'attenzione del Governo - in quanto azionista dell’operatore elettrico - alcune considerazioni, non solo nell'interesse della nostra Società, ma mirate soprattutto a poter continuare a recuperare il gap che nella diffusione della banda ultralarga ancora ci separa dal resto dell'Europa.
La proposta di Enel non è nuova. Ricordiamo che in passato in Italia avevano cercato di realizzare una rete di accesso in fibra, utilizzando proprie infrastrutture: la stessa Enel con Wind, AEM a Milano (assieme a Fastweb ma che poi cedette la rete a Metroweb), ACEA a Roma, AEM a Torino, Hera a Imola e diversi altri operatori elettrici minori. Tutte queste iniziative sono state progressivamente accantonate con l’uscita degli operatori elettrici, nel caso di Enel cedendo le reti a Orascom ma più spesso abbandonando le infrastrutture nel sottosuolo. Investimenti in perdita.
Anche alcuni tentativi di Joint venture a livello europeo tra operatori di reti elettriche con quelli TLC sono stati accantonati. L’unico ancora operativo, quello in Irlanda tra ESB e Vodafone (partito con una gara per la scelta dell’operatore TLC nel 2012), sembra procedere con difficoltà. Dovrebbero essere connesse secondo i piani attuali cinquanta località rurali (500mila abitazioni) entro il 2018 e quest’anno il servizio comincerà a essere offerto solo a una porzione di tre località che complessivamente contano 50mila abitanti (20mila abitazioni).
Ma al di là dal voler giudicare le scelte che ogni società fa, ci chiediamo come mai a una Società incumbent nel proprio mercato verrebbe consentito di entrare in un mercato molto competitivo, dove i prezzi - a differenza di quelli dell'energia elettrica - sono letteralmente crollati nel corso degli anni. E ci domandiamo se il Governo permetterà di recuperare il costo degli investimenti attraverso la bolletta addebitando il costo agli utenti finali del sistema elettrico. Nella bolletta, ricordiamo, compare ancora oggi una voce riguardante il costo dell’introduzione dei contatori installati dal 2003.
Non è stato, infatti, chiarito finora chi sosterà le spese del nuovo contatore e del cablaggio da realizzare all’interno degli edifici - dagli androni fino ai singoli appartamenti - e, soprattutto il costo per spostare i contatori installati in un locale comune degli edifici fin negli appartamenti, (un costo rilevante che anni fa consigliò di sospendere il progetto Socrate di Telecom). Ci chiediamo: quale sarà la reazione degli utilizzatori alla richiesta di riportare i contatori nelle abitazioni? E poi si pensa di addebitare questi costi nuovamente agli utenti finali, anche a quelli non interessati alla banda ultralarga? Non rientreranno tra questi costi i collegamenti che gli operatori elettrici dovranno sostenere per connettere a larga banda le loro stazioni elettriche secondarie per consentire la gestione della produzione dell’energia elettrica con la diffusione delle sorgenti di produzione alternative (pannelli fotovoltaici) ma che non riguardano il trasporto dei segnali telefonici?
Finora poi non è stato comunicato alcun dato sulla diffusione delle infrastrutture disponibili che potrebbero ospitare i cavi ottici: Sapevamo che fino alla prima metà degli anni Novanta i collegamenti tra le stazioni secondarie elettriche e gli edifici erano in trincea. E in seguito i cavi elettrici furono installati in tubazioni che però sono interrotte in ogni pozzetto e che quindi rendono oneroso il passaggio delle fibre. Solo gli impianti più recenti hanno tubazioni continue e quindi consentono l’ospitalità dei cavi. Potrebbe essere utile conoscere la percentuale di queste ultime infrastrutture e dovrebbe essere chiarito chi scava e chi posa le nuove tubazioni e chi sostiene i costi che si aggiungeranno a quelli altrettanto onerosi necessari per connettere le stazioni secondarie di Enel alle centrali telefoniche
In più, osserviamo che questa rete avrebbe bisogno di apparati elettronici sia nelle stazioni secondarie elettriche sia negli edifici Ci domandiamo chi gestirebbe questi apparati, la nuova Newco, o addirittura la stessa Enel, che diverrebbe quindi, a tutti gli effetti, un operatore di rete TLC, e non un semplice fornitore di un’infrastruttura civile, il cavidotto o la palificazione, o al limite della fibra spenta? Come sarebbe poi risolto più in generale il tema della manutenzione di questa rete, e degli interventi di attivazione e spostamento dei clienti per il cambio operatore? Sarebbe affidata a un unico nuovo gestore, la Newco o a Enel, nel momento in cui l’Agcom ha deciso di permettere agli OLO di eseguire direttamente la manutenzione delle parti di rete prese in uso da Telecom Italia?
Come saranno poi gestite le gare indette da Infratel? Come si terrebbe conto del vantaggio di cui gode Enel e quindi la sua Newco, giacché i suoi costi sono potenzialmente marginali e magari anche recuperabili parzialmente attraverso la bolletta elettrica?
Non vorremmo, in conclusione, che, puntando a soluzioni che, per quanto a nostra conoscenza, non hanno trovato spazio in altri Paesi, e che si finisca per creare disorientamento tra i protagonisti di questa vicenda, e, seppure involontariamente, si abbia un rallentamento nello sviluppo della rete, proprio quando, grazie all’azione del Governo e alle realizzazioni di Telecom Italia, Fastweb e Vodafone, stiamo finalmente guadagnando posizioni nelle graduatorie rispetto ad altri Paesi Europei. Un recupero che comincia oggi a essere riconosciuto da molti osservatori (ad esempio dal Report Analysis Mason di settembre di quest’anno, dalla previsione della diffusione della banda ultralarga di Point Topic dell’aprile scorso e dal rapporto I-com del 2015).

Presidente Asati
Ing. Franco Lombardi

Roma 16 novembre 2015
   
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