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Lettera di ASATI al Presidente del Consiglio Matteo Renzi
Lettera di ASATI al Presidente del Consiglio Matteo Renzi


04-02-2015  | Allegato Lettera aperta a Renzi e AGCOM del 04_02_2015.pdf Invia Invia mail ad un amico Stampa Stampa

Normative Agcom e sviluppo della rete NGN

Lettera aperta

Al Presidente del Consiglio Matteo Renzi
Al Sottosegretario On. Giacomelli
Al Vice Segretario Generale di palazzo Chigi Tiscar
Al dott. Itzhak Yoram Gutgeld
Al dott. Andrea Guerra
Al Presidente Commissione Trasporti della Camera Michele Pompeo Meta
Al Presidente Commissione Industria del Senato Sen. Massimo Mucchetti
AGCOM
Dott. Angelo Marcello Cardani Presidente AGCOM.
Dott. Antonio Nicita Commissione per le infrastrutture e le reti.



Oggetto: Normative Agcom e sviluppo della rete NGN

ASATI, nell’apprendere dai media (articolo apparso sul “sole 24 ore” dello scorso 30 gennaio) che Agcom starebbe valutando la possibilità di non lasciare all’esclusiva competenza di Telecom Italia l’attivazione e la manutenzione delle linee di subloop affidandole anche a soggetti terzi, recependo così le richieste avanzate dagli operatori alternativi, con un atto chiaramente contrario ai principi della proprieta’ privata, fa presente che tale eventuale decisione comporterebbe un grave danno a TI e ai suoi azionisti.

È appena il caso di ricordare che l’imposizione in capo a Telecom Italia di una simile misura, rappresenterebbe un unicum a livello europeo, un obbligo assolutamente non giustificato e non proporzionato alla luce della forte dinamica competitiva registrata in Italia, che ha già reso possibile una effettiva concorrenza infrastrutturale sulla rete di accesso.

Vanno, inoltre, considerati i notevoli rischi per l’integrità e sicurezza della rete, nonché la seria minaccia alla protezione dei dati personali derivanti dall’esternalizzazione di attività tipicamente svolte e “garantite” dal titolare della rete.

Qualora la misura venisse confermata nella delibera finale di Agcom, ci troveremmo di fronte ad una evidente ingerenza nella libertà di iniziativa economica privata e nella correlata libertà di scegliere l’organizzazione più idonea a garantire il raggiungimento di adeguati livelli qualitativi nell’offerta di servizi di manutenzione della rete.

E sempre in tema di statalismo invasivo, la possibile creazione della società unica della fibra, ventilata da fonti governative, si configurerebbe come un ulteriore intervento dirigistico, completamente scollegato da una realtà in cui sarebbe impossibile raggiungere, tra concorrenti operanti in un unico “condominio”, un minimo di coordinamento per strategie comuni, un intervento che certamente ricreerebbe una sorta di monopolio incidente in modo assolutamente negativo sulle attuali dinamiche concorrenziali, nonostante siano passati ben 17 anni dalla completa liberalizzazione del settore.

In conclusione con la presente ci auguriamo da una parte che Agcom garantisca nel provvedimento finale il diritto di TI a fornire i servizi di manutenzione della rete nelle forme piu’ opportune, circostanza questa che assicura l’integrita’, la sicurezza e la privacy della rete, e dall’altra che il Governo abbandoni, qualora fosse sua precipua intenzione, la decisione di una societa’unica della rete a larga banda attorno a Metroweb e in condominio con tutti gli OLO, decisione che se assunta creerebbe i presupposti a TI di fare concorrenza a questa nuova societa’ che per mancanza sia di risorse economiche sia di Know How specifico sulla progettazione ed esercizio di reti complesse, non avrebbe alcuna chance di successo nel breve termine, fallendo cosi’ gli stringenti obiettivi dell’agenda digitale Europea, obiettivi assunti dal Parlamento nei confronti della Comunita’ Europea che hanno forti ripercussioni positive sul Pil del Paese. Tale decisione se assunta tra l’altro non sarebbe la migliore decisione per un Governo che si dichiara attento a fare massime sinergie tra le poche risorse economiche esistenti e farebbe aumentare il divario digitale della larga banda, tema toccato anche ieri nel discorso di insediamento del Presidente della Repubblica Mattarella. TI facciamo notare che con 3 Mdi di investimenti l’anno in Italia e’ l’azienda che investe di piu’ e nel suo percorso naturale gia’ sta accelerando gli investimenti nelle reti NGN a larga banda.

Per Asati
Il Presidente
Ing. Franco Lombardi
Roma 4 Febbraio 2015
   
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