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Telecom Italia-Asati: contributo di Asati al CDA del 26 Giugno 2014
Telecom Italia-Asati: contributo di Asati al CDA del 26 Giugno 2014


25-06-2014  | Invia Invia mail ad un amico Stampa Stampa

Egregi Giornalisti,
vi rimettiamo in sintesi i temi proposti in una lettera inviata al CDA di TI in data odierna, come contributo di Asati:

Egregi Giornalisti,
vi rimettiamo in sintesi i temi proposti in una lettera inviata al CDA di TI in data odierna, come contributo di Asati:

1. Il ruolo di lead indipendent. Riterremo un grave fatto il rinviare la nomina per incertezza sull’individuazione del nome a 70 giorni dalla elezione del nuovo CDA, fatto mai avvenuto nella storia recente della societa’ e posizione importante nel CDA per la funzione di raccordo dei consiglieri indipendenti. Qualora invece il tema venga discusso, il ruolodeve essere assegnato alla prof.ssa Calvosa che ha ottenuto piu’ voti di tutti i consiglieri in Assemblea. Questo sia per consuetudine sia in analogia alfatto che l’ ing. Recchiha avuto delle deleghe aggiuntive , rispetto ad un Presidente indipendente non esecutivo, solo grazie al 50 % dei voti assembleari altrimenti avremo avuto un presidente indipendente. Nulla osta secondo lo statuto di TI che la Calvosa sia gia’ Presidente del Comitato rischi.

2. Eventuale Compenso variabile e stock options per il Presidente
Qualora venga discusso di incrementare il compenso del nuovo Presidente, non abbiamo nulla da eccepire sul compenso gia’ apparso sulla stampa di 900.000 euro l’anno, mentre su un eventuale compenso variabile riterremo che lo stesso riguarderebbe obiettivi operativi che vanno condivisi con l’AD. Qualora venisse proposto anche un aggiunta di stock options e le relative quantita’, facciamo presente che queste sono state gia’ deliberate in Assemblea quindi non e’ possibile una variazione senza ritornare all’assemblea che e’ sovrana sul tema.

3. Accordo con GVT
Dare subito mandato all’AD di procedere ad un accordo con GVT, per rilanciare lo sviluppo della Societa’, che in una situazione critica per la forte concorrenza nel mercato domestico sempre in decrescita ha bisogno di un immediato rilancio.
Bene se si parte subito anche con un accordo commerciale GVT vende servizi della rete mobile, Tim Brasil vende servizi della rete fissa. Test importante anche per consuntivare la completa indipendenza dell’attuale board dagli interessi e dal potenziale conflitto di interessi di TE in Brasile;

4. Scioglimento di Telco e vendita convertendo
Nei sei mesi data dall’annunciato formale scioglimento Telco, Telco avra’ ancora il 22.4% delle azioni di TI, di cui TE possedera’ il 15%, di cui il 5% senza diritto di voto. Dopo i sei mesi quel 5% non potra’ essere tenuto da TE ,viene spontanea la domanda a chi sara’ venduto ed esistono dei potenziali collegamenti, o sottostanti finanziari possibili con la recente vendita del convertendo di TE? Il CDA ha chiaro quale sara’ lo scenario possibile a fine anno?

5. Vendita dell’Argentina
Esiste un piano B se gli ulteriori 800 Mn.i di dollari ritardassero significativamente ad entrare nelle casse di TI o addirittura l’operazione venisse annullata?

6. Vendita delle torri
Asati propone un altro piano: costituire una societa’ a maggioranza TI , in cui possano confluire altri operatori di TLC e TV, che gestisca anche la manutenzione in analogia ad operazioni fatte nel passato . Questo per non ripercorrere errori del passato vedi progetto Magnum( vendita di 1.400 edifici sedi di centrali telefonica) che sono state e saranno per sempre un disastro per il conto economico della Societa’. Se si devono fare perche’ la casa brucia, e bisogna dimostrarlo, proponiamo le seguenti condizioni:
- Canone di affitto 4-4.5% annuo. Nel contratto questo canone non deve essere fisso ma deve avere una clausola anche in funzione della crescita o diminuzione del numero delle torri utilizzate nel tempo.
- Contratti di lunga durata 20 anni per i principali siti strategici che non saranno mai dismessi;
- Manutenzione ordinaria a carico del nuovo affittuario e la straordinaria a carico del nuovo acquirente;
- Non una trattativa privata ma una gara aperta a tutti anche a soggetti esteri le cui specifiche rispondano a standard di legge internazionali;

Se non ci sono queste condizioni con il costo attuale del denaro sul mercato si rifa’ lo tesso film-rouge del passato del 2000-2006 creando un nuovo potenziale disastro, anche perche’ considerando che negli ultimi 5 anni avendo il mercato immobiliare perso almeno il 30% del suo valore questo non sarebbe il periodo migliore per vendere.

Queste esposte sono le nostre raccomandazioni che speriamo apprezziate come contributo leale e costruttivo tenendone conto in una discussione serena e costruttiva.

Vi ringraziamo per la preziosa vostra attenzione

Per Asati
Il Presidente
Ing. Franco Lombardi
Roma 25 Giugno 2014
   
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