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Asati chiede di essere ascoltata dalla Commissione Industria del Senato e dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.
Asati chiede di essere ascoltata dalla Commissione Industria del Senato e dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.


14-06-2013  | Allegato ASATI - Lettera X C. SENATO - IX C. CAMERA.pdf Invia Invia mail ad un amico Stampa Stampa

Con riferimento alle dichiarazioni del Presidente dell’Antitrust Pitruzzella, fatte nel corso dell’audizione del 11 giugno u.s. presso la X “Commissione Industria” del Senato e riportate dalla stampa,

Lettera anticipata via e-mail
Al Presidente X Commissione Permanente (Industria, Commercio,Turismo)
Sen. Massimo Mucchetti
A Vice Presidenti Sen. Paola Pelino, Sen. Nunziante Consiglio
A Segretari Sen. Paolo Galimberti, Sen. Vito Rosario Petrocelli

Ai componenti della X Commissione: Sen. Bruno Astorre, Sen. Andrea Augello, Sen. Giovanni Bilardi, Sen. Bernabo’ Bocca, Sen. Antonio Stefano Caridi, Sen. Gianluca Castaldi, Sen. Stefano Collina, Sen. Angela D’Onghia, Sen. Camilla Fabbri, Sen. Elena Fissore, Sen. Francesco Giacobbe, Sen. Gian Pietro Girotto, Sen. Pietro Langella, Sen. Fausto Longo, Sen. Maria Paola Merloni, Sen. Alfredo Messina, Sen. Pamela Orru’, Sen. Maurizio Santangelo, Sen. Dario Stefano, Sen. Salvatore Tomaselli


Al Presidente IX Commissione (Trasporti, poste, telecomunicazioni)
On. Meta Michele Pompeo
A Vice Presidenti On. Bergamin Deborah, on. Catalano Ivan
A Segretari On. De Lorenzis Diego, On. Squeri Luca

Ai componenti della IX Commissione: On. Bianchi Nicola, On. Biasotti Sandro, On. Bonaccorsi Lorenza, On. Brandolin Giorgio, On. Bruno Franco, On. Bruno Bossio Vincenza, On. Caparini Davide, On. Cardinale Daniela, On. Carella Renzo, On. Castricone Antonio, On. Coppola Paolo, On. Crivellari Diego, On. Culotta Magda, On. Dell’Orco Michele, On. Ferro Andrea, On. Furnari Alessandro, On. Gandolfi Paolo, On. Garofalo Vincenzo, On. Iannuzzi Cristian, On. Liuzzi Mirella, On. Marguerettaz Rudi Franco, On. Martinelli Marco, On. Martino Pierdomenico, On. Mauri Matteo, on. Minardo Antonino, On. Mognato Michele, On. Mura Romina, On. Nardi Martina, On. Oliaro Roberta, On. Pagani Alberto, On. Paolucci Massimo, On. Piso Vincenzo, On. Quaranta Stefano, On. Quintarelli Stefano, On. Romano Paolo, On. Rotta Alessia, On. Totaro Achille, On. Tullo Mario, On. Vecchio Andrea, On. Velo Silvia, On. Vitelli Paolo.



p.c. Presidente del Consiglio On. Enrico Letta
Ministro Sviluppo Economico dott. Flavio Zanonato
Sottosegretario Prof. Antonio Catricala’
Ministro delle Infrastrutture on. Maurizio Lupi
Ministro del Tesoro prof. Fabrizio Saccomanni
Ministro del Lavoro prof. Enrico Giovannini
Direttore Generale Agenzia per l’Italia Digitale Agostino Ragosa


Telecom Italia-Asati: Asati chiede di essere ascoltata dalla Commissione Industria del Senato e dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.


Con riferimento alle dichiarazioni del Presidente dell’Antitrust Pitruzzella, fatte nel corso dell’audizione del 11 giugno u.s. presso la X “Commissione Industria” del Senato e riportate dalla stampa, “lo scorporo della rete TI può essere un espediente per evitare il momento regolatorio”, Asati, in nome e in rappresentanza dei 600.000 piccoli azionisti e dei dipendenti della Società, chiede di essere convocata urgentemente dalla Commissione stessa e dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.

Queste dichiarazioni, unitamente alla pesante recente multa di oltre 100 Mn.i di euro comminata dall’Antitrust (che rappresentano 1/3 degli utili del primo trimestre), stanno fortemente danneggiando, da diversi giorni, il titolo in continua discesa. Telecom Italia ha sempre applicato le regole di settore, in uno scenario di mercato che vede i prezzi in continua discesa: basti pensare che, in Italia, i prezzi sono calati, dal 2005, del 20% rispetto agli altri Paesi Europei, mentre nel Regno Unito, ad es., i prezzi nella telefonia retail sono aumentati del 25%. Riteniamo, pertanto, fuorviante considerare Telecom Italia ancora un ex monopolista, dopo 15 anni dalla completa liberalizzazione del settore, con un mercato aperto e caratterizzato da una accesa competizione sia nel fisso che nel mobile.

I privilegi del monopolio sono solo un ricordo del passato. Con 80.000 dipendenti, oltre 5.2 md.i di investimenti annui e un indotto di diverse decine migliaia di persone, Telecom Italia rappresenta una delle ultime grandi Aziende del Paese ancora con una significativa presenza all’Estero.

Sono anche da segnalare, 1.2 md.i di euro pagati allo Stato per le licenze dell’LTE, gli oltre 700 mn.i di investimenti su LTE e NGN, i 12 mn.i di euro (lo 0.05% dell’Ebitda di Gruppo) alla Fondazione Telecom Italia per attività sociali , i 5 mn.i di euro al progetto Working Capital per le startup (che ha prodotto un volano di altri 25 mn.i di euro di finanziamenti privati), i giovani coinvolti nello stesso progetto e con le forme di collaborazione con le Università, dottorati di ricerca ,apprendistato di alta formazione per circa 500 laureati, erogazioni liberali alla Fondazione Ugo Bordoni, per le borse di studio e altre erogazioni per oltre 16 mn.i annui, contributi allo stato per le frequenze ,archi di numerazione e contributi all’Agcom per oltre 60 mn.i di euro annui. Tra l’altro, consapevoli della difesa dello “shareholders value”, con 2 miliardi di interessi che Telecom Italia versa alle Banche e oltre 1.6 miliardi di euro di imposte pagate allo Stato, Telecom Italia è stata ed è ancora un grande sostegno per l’intera Economia del Paese.


Anziché apprezzare un progetto sfidante, quale la separazione della rete di accesso di Telecom Italia che si traguarda il raggiungimento degli obiettivi infrastrutturali posti dall’Agenda Digitale (che ancora oggi vede l’Italia allo stesso livello della Grecia e di Cipro nel recente scoreboard pubblicato recentemente dalla Commissione Europea), il clima alimentato dalle dichiarazioni del Presidente Pitruzzella rischia di danneggiare tutti gli azionisti che in questi giorni hanno visto il titolo calare fortemente, oltre mettere a serio rischio il livello occupazionale, tema quest’ultimo particolarmente critico considerata la grave fase di congiuntura che sta vivendo il nostro Paese.



Per Asati
Il Presidente
Ing. Franco Lombardi
Roma 14 giugno 2013
   
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