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Comunicato Stampa


19-03-2018 \|	Tweet	Allegato	Invia	Stampa

ASATI - Comunicato al CdA di TIM, a Vivendi , al Fondo Elliott, al Governo, al Ministro Sviluppo Economico, tutti i gruppi parlamentari ed alla Consob, a Assogestioni

Roma, 19 marzo 2018

Presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni
gentiloni@governo.it, presidente@pec.governo.it

Ministero dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda
segreteria.ministro@mise.gov.it

Ministero Economia e Finanze, Pier Carlo Padoan
mef@pec.mef.gov.it

Presidente CONSOB, Giuseppe Vegas
consob@pec.consob.it

Spett.le Telecom Italia S.p.A.
Corporate Affairs
Piazza degli Affari, 2 - 20123 Milano
corporate.affairs@telecomitalia.it

Spett.le Telecom Italia S.p.A.
c.a. Consiglio di Amministrazione
telecomitalia@pec.telecomitalia.it

Presidente, Arnaud De Puyfontaine
Vice Presidente, Giuseppe Recchi

Consiglieri:

Camilla Antonini
Franco Bernab�
Ferruccio Borsani
Lucia Calvosa
Francesca Cornelli
Fr�d�ric Cr�pin
Dario Frigerio
F�licit� Herzog
Anna Jones
Marella Moretti
Herv� Philippe
Danilo Vivarelli

Spett.le Vivendi
42, Avenue de Friedland
75380 Paris cedex 08 - France
investor-relations@vivendi.com
Telecom Italia Finance, Soci�t� Anonyme
12, Rue Eug�ne Ruppert
L-2453 LUXEMBOURG
R.C.S. Luxembourg B-76448
info@tifinance.lu

Directeur Corporate Development et Relations Investisseurs Laurent MAIROT
laurent.mairot@vivendi.com

Responsable Relations Investisseurs
Julien DELLYS
julien.dellys@vivendi.com

Responsable Relations Investisseurs
Nathalie PELLET
nathalie.pellet@vivendi.com

Fondo Elliott, dott. Giorgio Furlani
gfurlani@elliottadvisors.co.uk
London
Sarah Rajani CFA - Elliott Advisors (UK) Limited
Communications_TransformingTIM@elliottadvisors.co.uk
Milan
Marcela Verini - Verini & Associati
mverini@verinieassociati.com
Shareholders
Stefano Marini - Georgeson
s.marini@georgeson.com

ARCA Fondi SGR S.p.A. con sede in
Via Disciplini n. 3 - 20123 Milano
Corporate Governanance
Presidente, Prof. Giuseppe Lusignani
Amministratore Delegato e Direttore Generale, Dr. Ugo Loser
Vice Presidente, Dr. Carmine Lamanda

Assogestioni Corporate Governance e Relazioni
Istituzionali Direttore Generale
dott. Fabio Galli
Via in Lucina n.17 - 00186 Roma
redazione@assogestioni.it
info@assogestioni.it

BlackRock Investment Management (UK) Limited
Succursale Italiana
Piazza San Fedele 2 - 20121 � Milano
Info.Italy@blackrock.com

BlackRock, Inc.
Investor Relations Contact
BlackRock Investor Relations
55 East 52nd Street
New York, NY 10055-0003
(212) 810-5300
invrel@blackrock.com

BlackRock Board of Directors c/o Corporate
Communications Department
55 East 52nd Street
New York, NY 10055
blackrockbod@blackrock.com
Norges Bank
P.O. Box 1179 Sentrum, 0107 Oslo, Norway
central.bank@norges-bank.no
Norges Bank Investment Management
contact@nbim.no

Bank of China Milan Branch Dipartimenti Servizi
Via Santa Margherita, 14/16�20121 Milano
Bank of China Addr: No.32 Chengfang street,Xi
Cheng district, Beijing, China PostCode:100800
webbox@pbc.gov.cn

Avv. Dario Trevisan
Viale Majno 45 - 20122 Milano
trevisan@trevisanlaw.it

Oggetto: ASATI - Comunicato al CdA di TIM, a Vivendi , al Fondo Elliott, al Governo, al Ministro Sviluppo Economico, tutti i gruppi parlamentari ed alla Consob, a Assogestioni

Asati, prima di dare indicazioni e quindi esprimersi sulle intenzioni di voto per la prossima assemblea degli azionisti di TIM del 24 Aprile, ha bisogno di conoscere a fondo, all�atto della proposta dell�ordine del giorno della suddetta assemblea( domani 20 Marzo), le indicazioni che il Fondo Elliott propone per la nostra Societ� Tim.
A diciannove anni dalla improvvida OPA di Colaninno, una nuova battaglia si sta scatenando nelle Telecomunicazioni italiane. Diversi i contendenti, diversi gli strumenti impiegati, stesso oggetto del contendere: Telecom Italia. Molto pi� povera oggi di allora, dopo due decenni di potenziali razzie e di cattive gestioni � ancora attraente per i grandi fondi internazionali grazie alle prospettive di crescita del settore che sono spinti dalla elevata sottovalutazione del titolo e, osserviamo, basterebbero poche scelte coerenti in termini di strategia e di gestione per riportarlo ampiamente al disopra di un Euro.

Anche per noi il 24 aprile sar� difficile la scelta tra i due contendenti perch� siamo, purtroppo, convinti che, stando alle informazioni in nostro possesso, nessuno di loro � in grado di assicurare una ripresa solida e duratura della nostra Societ�. Seppure il nostro voto vale numericamente poco (rappresenta circa l�1% dell�azionariato di TIM), sappiamo che il nostro giudizio � tenuto in grande considerazione anche dagli azionisti non iscritti all�associazione ma che ci seguono con grande interesse. Grazie al supporto dei nostri Associati, abbiamo, infatti, un�approfondita conoscenza della Societ� e del settore (gli iscritti sono circa 6.500) e soprattutto abbiamo dimostrato in tutti questi anni e in ogni occasione di agire esclusivamente nell� interesse della Societ�.
Non c�� alcun dubbio che, per Telecom Italia, la gestione Vivendi non sia stata tra le migliori dai tempi della privatizzazione, e anzi, visti i risultati delle precedenti, � tutto dire e non � poco. Sbagliate le scelte strategiche, discontinue ed incomprensibili quelle gestionali con il succedersi di tre AD nel giro di tre anni, ripetute occasioni di pesanti conflitti di interesse, incapacit� di stabilire rapporti costruttivi con le Istituzioni, le motivazioni per chiedere all�Assemblea un cambiamento deciso ci sono tutte! Anche se dobbiamo onestamente riconoscere che Amos Genish, oltre alla indiscutibile competenza, ha avuto il merito di riaprire il dialogo con le Istituzioni e di ridare respiro strategico all�azione della Societ�.

Cosa propone il Fondo Elliott che, con quasi il 5% di azioni, come leggiamo sulla stampa, cerca di raccogliere consensi da altri investitori per mettere in minoranza Vivendi e sostituire alcuni consiglieri con una lista di sei consiglieri indipendenti, italiani, tutti dotati di credenziali e curriculum di tutto rispetto.

1. Lo scorporo e la cessione di una quota della costituenda Societ� della Rete (Netco). Su questa iniziativa conveniamo completamente. Ne siamo da lungo tempo sostenitori a condizione che l�operazione preveda come obiettivo l�integrazione con Open Fiber (per TIM ma anche per il Paese sarebbe insensata una competizione infrastrutturale nella rete di accesso estesa all�intero territorio nazionale), che la nuova Netco sia quotata in Borsa e che a regime Telecom Italia possa mantenere una quota rilevante della nuova Societ� (dell�ordine del 30-40 per cento).

2. La vendita o la cessione di una quota di Sparkle. Riteniamo che la cessione di una quota, anche attraverso un IPO, possa essere utile per evidenziare il valore di questo asset e ridurre, con i proventi risultanti, l�indebitamento di TIM. Sarebbe invece assolutamente deleteria la vendita di Sparkle. Non abbiamo conoscenza di un grande operatore che non abbia una importante rete internazionale per scambiare traffico e trasportare dati e, allo stesso tempio, non ha senso, in una economia globalizzata e fortemente orientata all�esportazione, come quella italiana, rinunciare alla presenza di un veicolo per il trasporto dell�informazione internazionale. A meno che l�obiettivo finale della strategia di Elliott sia vendere quello che rester� di TIM dopo lo scorporo della rete (non dimentichiamo che l�ipotesi ventilata solo pochi giorni fa era mirata alla scissione di Netco con l�attribuzione delle azioni ai soci attuali di TIM) e la vendita di Sparkle a un operatore di rilievo.

3. Siamo d�accordo sull�utilizzo dei proventi delle precedenti operazioni per ridurre la leva finanziaria gravata da un pesante debito.

4. Come piccoli azionisti, siamo ovviamente favorevoli a riprendere la distribuzione dei dividendi ma riteniamo necessario verificarne la compatibilit� con il piano di investimenti della Societ�. La nostra priorit� punta infatti a creare le condizioni per una crescita progressiva, duratura e sostenibile del valore delle azioni.
Crediamo che per assumere, alla prossima Assemblea, un orientamento consapevole, per noi come per gli altri Soci, sia innanzitutto necessario disporre dei chiarimenti espressi nei punti precedenti. Ma non � sufficiente. � indispensabile, infatti, conoscere le linee principali della strategia che il fondo Elliott ritiene di voler perseguire per il futuro di TIM in termini di sviluppo del business, di partnership e di alleanze, di organizzazione della Societ� e di politiche del personale; e capire come questi obiettivi si differenziano da quelli del piano predisposto dall�attuale vertice aziendale (che, peraltro, dovr� essere confermato in assemblea).

� anche fondamentale conoscere il nome della persona che si propone per la guida di TIM, se Elliott ha un parere favorevole per Amos Genish, e quale sar� lo staff di manager che lo affiancher�.
� importante individuare consiglieri indipendenti e, possibilmente, italiani per garantire trasparenza nella gestione e rispetto degli interessi di tutti gli stakeholder, azionisti, dipendenti.

Ma non sono loro e neanche la cessione di quote della rete o di Sparkle a darci la fiducia in una crescita sostenibile e duratura di TIM. Le azioni proposte dal fondo Elliott dovranno essere indirizzate non solo al bene degli azionisti, compresi quelli di minoranza sempre danneggiati dalla privatizzazione, ma dovranno essere di interesse del Paese per cui il Governo e la Consob, su una azienda cos� essenziale per lo sviluppo, dovranno intervenire affinch� non venga dispersa la notevole capacit� e la grande professionalit� esistente nel suo interno e nell�indotto che opera congiuntamente da molti anni assieme.

Presidente Asati
Ing. Franco Lombardi

Roma 19 marzo 2018