Con soddisfazione apprendiamo che anche diversi Fondi abbiamo manifestato perplessità circa le richieste avanzate da Vivendi sia in merito a un aumento del numero dei membri del CdA di Telecom Italia sia, soprattutto, sull’opportunità delle nomine indicate da Vivendi tenuto conto dei ruoli che già ricoprono nella società francese e di quelli che andrebbero a ricoprire in TI senza, tra l’altro, dimettersi dai primi.
Quanto si legge nel comunicato di ieri - relativo alla lettera a firma di Marco Vicinanza, inviata per conto del comitato dei gestori e da alcuni fondi esteri - è, infatti, in linea con quanto anche da noi sottolineato sia alla stessa TI sia alla Consob nei giorni scorsi (lettera_al_Cda, lettera_18_11_2015 e lettera_16_11_2015).
Una simile operazione rappresenterebbe l’ennesimo e ingiustificato calpestio delle legittime aspettative di tutti gli azionisti di minoranza e in particolare dell’azionariato diffuso di TI, alla tutela del quale ASATI si impegna da sempre.
Siamo fiduciosi e certi che il CDA di oggi non abbia preso decisioni sull’integrazione della lista presentata da Vivendi e ci auguriamo che TI possa valutare e ponderare tutti gli interessi in gioco e, in primis, quelli di TI nel suo complesso, dedicando alla questione il tempo necessario.
Ci auguriamo, infine, che le richieste di Vivendi siano disattese, essendo emerse valutazioni negative ad ampio spettro.
Presidente Asati
Ing. Franco Lombardi
Roma 20 novembre 2015 |