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30-10-2015  | Allegato Lettera al Governo(30_10_2015).pdf Invia Invia mail ad un amico Stampa Stampa

Telecom Italia; continua il silenzio assordante delle istituzioni e della politica italiana sulle scalate francesi, mentre una simile operazione in Francia da parte di investitori italiani sarebbe...

Roma, 30 ottobre 2015

Alla Commissione Industria del Senato:

Presidente Sen. MUCCHETTI Massimo
Vicepresidenti
PELINO Paola e CONSIGLIO Nunziante
Segretari
GALIMBERTI Paolo e PETROCELLI Vito Rosario
Membri
ASTORRE Bruno, BOCCA Bernabò,
CARIDI Antonio Stefano, CASTALDI Gianluca,
FABBRI Camilla, FISSORE Elena, GAMBARO Adele,
GIACOBBE Francesco, GIROTTO Gianni Pietro,
LANZILLOTTA Linda, LONGO Fausto Guilherme,
MARGIOTTA Salvatore, MARINO Luigi,
MESSINA Alfredo, PERRONE Luigi,
SCALIA Francesco, SCHIFANI Renato,
TOMASELLI Salvatore, VALDINOSI Mara,
VERDINI Denis.

Alla X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera:

Presidente On. EPIFANI Ettore Guglielmo.
Vicepresidenti
ABRIGNANI Ignazio e MINARDO Antonino .
Segretari
GIAMMANCO Gabriella e TARANTO Luigi.
Membri
ALFREIDER Daniel, ALLASIA Stefano,ARLOTTI Tiziano, BARGERO Cristina, BASSO Lorenzo, BECATTINI Lorenzo, BENAMATI Gianluca, BINI Caterina, BOMBASSEI Alberto, CAMANI Vanessa, CANCELLERI Azzurra Pia Maria, CANI Emanuele, CAPELLI Roberto, CRIPPA Davide, DA VILLA Marco, DELLA VALLE Ivan, DONATI Marco, FANTINATI Mattia, FERRARA Francesco , Detto Ciccio, FOLINO Vincenzo, GALGANO Adriana, GALPERTI Guido, GINEFRA Dario, IMPEGNO Leonardo, MARTELLA Andrea, MARTI Roberto, MONTRONI Daniele, NESI Edoardo, PELUFFO Vinicio Giuseppe Guido, POLIDORI Catia, PRODANI Aris, RICCIATTI Lara, SCUVERA Chiara, SENALDI Angelo, SQUERI Luca, TIDEI Marietta, VALLASCAS Andrea, VICO Ludovico, VIGNALI Raffaello.
Per Conoscenza:

Al Presidente del Senato Sen. GRASSO Pietro.

Al Presidente della Camera On. BOLDRINI Laura.

Al Presidente di Cassa Depositi e Prestiti Dott. COSTAMAGNA Claudio.

Spett.le Telecom Italia S.p.A.
c.a. Consiglio di Amministrazione

Presidente, Ing. Giuseppe Recchi
Amministratore delegato, dott. Marco Patuano

Consiglieri:
prof.ssa Lucia Calvosa
dott.ssa Laura Cioli
dott.ssa Francesca Cornelli
dott.ssa Giorgina Gallo
dott.ssa Denise Kingsmill
dott. Tarak Ben Ammar
dott. Davide Benello
dott. Flavio Cattaneo
dott. Jean Paul Fitoussi
dott. Luca Marzotto
dott. Giorgio Valerio

PEC alla CONSOB att.ne del Presidente Prof. G.Vegas, Dott. M.Bianchi, Dott.ssa C.Piazzini, Dott.ssa V.Torchella, Dott.ssa E.Falsetti.




Oggetto: Telecom Italia; continua il silenzio assordante delle istituzioni e della politica italiana sulle scalate francesi, mentre una simile operazione in Francia da parte di investitori italiani sarebbe stata certamente ostacolata da "una scelta di patriottismo economico" mirata a proteggere i gioielli industriali francesi.

Secondo quanto riportato dalla stampa, l'acquisizione da parte del miliardario francese Xavier Niel, del 15,143% della quota di Telecom Italia si aggiunge a quella del 20% di Bolloré, cosicché oltre il 35% del capitale nei prossimi mesi sarà in mano a due soli azionisti, ambedue francesi.
ASATI ribadisce come questa operazione potrebbe rappresentare, potenzialmente, una sorta di "portage" mirata ad evitare l'OPA e, quindi, a danneggiare gli interessi dei piccoli azionisti, scalando il capitale con tecniche di creeping acquisitions, in pratica non pagando un sovrapprezzo per il "controllo di fatto" danneggiando per la quinta volta consecutiva gli interessi degli azionisti di minoranza a valle della privatizzazione.

L'operatore storico, titolare del più rilevante asset strategico per il sistema di sicurezza nazionale, passa sotto il controllo di nuovi azionisti in un silenzio assordante delle istituzioni e della politica, senza alcuna difesa degli interessi nazionali e in una fase particolarmente delicata per la salvaguardia del posto di lavoro dei 62.000 dipendenti di Telecom Italia, chiamati ancora una volta ai pesanti sacrifici derivanti dall'applicazione di un Contratto di solidarietà difensiva.

La latitanza del Governo e del Parlamento è intollerabile, basti pensare agli interventi che le Istituzioni misero, invece, in atto per "contrastare" l'operazione Telefonica- Telecom, attraverso la riduzione della soglia dell'OPA (dal 30% al 25%) e l'accelerazione dell'adozione dei regolamenti per l'esercizio, da parte dello Stato, del "golden power", nel caso di imprese di interesse strategico come Telecom Italia, da cui dipende la sicurezza del Paese.

ASATI ha più volte sollecitato il Governo e il Parlamento ad intervenire con maggiore chiarezza, maggiore coraggio, maggiore capacità per assicurare la piena tutela e valorizzazione dell’occupazione e del patrimonio di conoscenze e competenze di Telecom Italia.

In questo scenario rimangono solo una delle possibili due soluzioni e alternative se si vuole dare una politica industriale seria nel Paese:
la prima da preferire: un aumento di capitale da riservare alla CDP per acquisire almeno il 10% della società in maniera da equilibrare la presenza dei due azionisti francesi e con una moral suasion evitare speculazioni e scorribande;
la seconda: costituire una società della rete con l’iniziale maggioranza di TI da collocare in borsa con la presenza di CDP e prevedendo nei patti anche una successiva partecipazione consistente dello Stato.
Operazioni che Asati già propose, ora non più rinviabili, in grado di dare nuovo impulso alla realizzazione della rete a banda ultra larga nazionale, tanto auspicata dal Governo, ma, soprattutto, in grado di vigilare, attribuendo a CdP il ruolo di garanzia, su potenziali, possibili speculazioni finanziarie da parte dei nuovi azionisti di riferimento.

Attendere ancora significherebbe che allorquando i due azionisti francesi parteciperanno alla prima assemblea di bilancio se non prima, qualora sussistano potenziali accordi sottostanti che naturalmente non usciranno mai in chiaro e sfuggiranno a tutte le autorità di controllo, la Società sarebbe in balia di interessi di azionisti di controllo ben più attenti a logiche finanziarie per loro tornaconti personali più che a sviluppi industriali di interesse dell’Intero Paese, degli azionisti di minoranza e soprattutto del mantenimento dei posti di lavoro dei suoi dipendenti.
Con la presente Asati chiede urgentemente di essere audizione dalle Commissioni Industria del Senato e delle Attività Produttive della Camera al fine di poter rappresentare le proprie richieste in merito alla tutela dei diritti degli azionisti di minoranza a seguito delle due recenti operazioni finanziarie dei due azionisti francesi.



Presidente Asati
Ing. Franco Lombardi

Roma 30 ottobre 2015
   
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