Roma, 5 novembre 2015
Al Presidente del Consiglio Matteo RENZI
Al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
On. Claudio DE VINCENTI e On. LOTTI Luca
Al Ministro dell’Economia e Finanze On. PADOAN Pier Carlo
Al Ministro dello Sviluppo Economico On. GUIDI Federica
Al Presidente di Cassa Depositi e Prestiti Dott. COSTAMAGNA Claudio.
Alla Commissione Industria del Senato:
Presidente Sen. MUCCHETTI Massimo
Vicepresidenti
PELINO Paola e CONSIGLIO Nunziante
Segretari
GALIMBERTI Paolo e PETROCELLI Vito Rosario
Membri
ASTORRE Bruno, BOCCA Bernabò,
CARIDI Antonio Stefano, CASTALDI Gianluca,
FABBRI Camilla, FISSORE Elena, GAMBARO Adele,
GIACOBBE Francesco, GIROTTO Gianni Pietro,
LANZILLOTTA Linda, LONGO Fausto Guilherme,
MARGIOTTA Salvatore, MARINO Luigi,
MESSINA Alfredo, PERRONE Luigi,
SCALIA Francesco, SCHIFANI Renato,
TOMASELLI Salvatore, VALDINOSI Mara,
VERDINI Denis.
Alla X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera:
Presidente On. EPIFANI Ettore Guglielmo.
Vicepresidenti
ABRIGNANI Ignazio e MINARDO Antonino .
Segretari
GIAMMANCO Gabriella e TARANTO Luigi.
Membri
ALFREIDER Daniel, Stefano, ARLOTTI, BARGERO Cristina, BASSO Lorenzo, BECATTINI Lorenzo, BENAMATI Gianluca, BINI Caterina, BOMBASSEI Alberto, CAMANI Vanessa, CANCELLERI Azzurra Pia Maria,
CANI Emanuele, CAPELLI Roberto,
CRIPPA Davide, DA VILLA Marco,
DELLA VALLE Ivan, DONATI Marco,
FANTINATI Mattia, FERRARA Francesco,
Detto Ciccio, FOLINO Vincenzo,
GALGANO Adriana, GALPERTI Guido,
GINEFRA Dario, IMPEGNO Leonardo,
MARTELLA Andrea, MARTI Roberto,
MONTRONI Daniele, NESI Edoardo,
PELUFFO Vinicio Giuseppe Guido,
POLIDORI Catia, PRODANI Aris,
RICCIATTI Lara, SCUVERA Chiara,
SENALDI Angelo, SQUERI Luca,
TIDEI Marietta, VALLASCAS Andrea,
VICO Ludovico, VIGNALI Raffaello.
A VIVENDI all’attenzione del Presidente BOLLORE’ Vincent e di DE PUYFONTAINE Arnaud, 42 avenue de Friedland 75380 Paris Cedex 08 France
Al Vice Presidente di ILIAD, NIEL Xavier, 16, rue de la Ville l’Evêque – 75008 Paris
Oggetto: Telecom Italia: non più rinviabile un aumento di capitale da riservare in primis a Cassa Depositi e Prestiti.
Mentre il ministro dell'Economia francese, Emmanuel Macron, si rallegra per il dinamismo degli imprenditori francesi e il loro spirito di conquista messo in campo da Bollorè e Xavier Niel nelle recenti scalate su Telecom Italia, continua la latitanza del Governo e del Parlamento, consapevoli che gli strumenti dell'OPA e del golden power si stanno dimostrando del tutto sterili per una efficace difesa degli interessi dei piccoli azionisti e, soprattutto, per una adeguata tutela di una impresa di interesse strategico per il Paese, come Telecom Italia.
Come commentato da Le Monde, gli Italiani benché sospettosi, sono stati molto accoglienti: non hanno colto l'arroganza francese di considerarli come il cortile di servizio dei loro giochi capitalistici.
ASATI ha più volte sollecitato il Governo e il Parlamento ad intervenire con maggiore chiarezza, maggiore coraggio, maggiore capacità per assicurare la piena tutela e valorizzazione dell’occupazione e del patrimonio di conoscenze e competenze di Telecom Italia, attraverso un aumento di capitale da riservare in primis a Cassa Depositi e Prestiti. Una operazione ora non più rinviabile, in grado di dare nuovo impulso alla realizzazione della rete nazionale a banda ultralarga, tanto auspicata dal Governo, ma, soprattutto, in grado di vigilare, attribuendo a CdP il ruolo di garanzia, su potenziali, possibili speculazioni finanziarie da parte dei nuovi azionisti di riferimento.
Asati chiede che in occasione della prima Assemblea che sarà convocata, in cui i potenziali nuovi azionisti francesi presenteranno una loro lista per il CDA:
-la presenza nel nuovo Consiglio di un membro di espressione della CDP, come ruolo di garanzia del mantenimento delle promesse fatte dai nuovi azionisti (dichiaratisi di lungo periodo) sul mantenimento dei piani industriali attuali della società che favorirebbero il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda digitale Europea al 2020, 100% delle famiglie collegate a 30Mblts. La persona indicata dovrà aver maturato esperienze anche nel settore, con un alto profilo Istituzionale, e aver maturato esperienze in situazioni di elevata complessità.
-la nomina di un rappresentante dei piccoli azionisti anche dipendenti indicata da Asati che ad oggi, con tutti i suoi associati è l'Azionista Italiano più importante con circa l’1% del Capitale e ha svolto da oltre 15 anni un’azione incisiva di controllo e di vigilanza su tutte le svariate potenziali scorribande dagli azionisti di controllo che si sono succeduti dalla privatizzazione ad oggi, con denunce puntuali e mai smentite a tutte le Istituzioni come la Consob il CdA e il Collegio Sindacale della società.
La presenza di un rappresentante dei piccoli azionisti in maggior parte anche dipendenti costituirebbe un ruolo di garanzia tesa a:
- evitare che decisioni assunte dai nuovi azionisti danneggino sia gli interessi della minoranza, vedi il premio di controllo goduto fino ad oggi con un passaggio di anno fuori mercato dagli azionisti di controllo e non da tutti, la qual cosa si potrebbe ripetere.
-a vigilare sulla rappresentanza e diritti dei dipendenti azionisti e dei piccoli azionisti in generale.
Presidente Asati
Ing. Franco Lombardi
Roma 5 novembre 2015 |