Roma, 18 maggio 2017
Spett.le CONSOB
Divisione Tutela del Consumatore
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oggetto: Esposto per Assemblea Telecom Italia del 4 maggio 2017
Il sottoscritto, ing. Franco Lombardi, in qualit� di rappresentante legale di As.A.T.I., associazione di azionisti nonch�, direttamente, azionista di Telecom Italia SpA, detenendo azioni ordinarie della stessa, presenta il seguente esposto relativo all�assemblea ordinaria di Telecom Italia SpA che si � tenuta in data 4 maggio u.s., nella sede di Rozzano (MI).
Fatti.
Pause
Diversamente da quanto accaduto nella pressoch� totalit� delle assemblee alle quali abbiamo partecipato, - fatta eccezione dell�assemblea del 16 aprile 2014 (sospensione dovuta a necessarie consultazioni tra i soci per coprire i posti rimasti vacanti nel CdA, essendo andata in minoranza la lista Telco) -, nell�assemblea del 4 u.s. sono state disposte numerose pause, per, complessivamente, quasi due ore.
Inizialmente, senza motivazione, � stata disposta, tra la fase discussione-repliche e la fase di votazioni, una pausa che, invece di durare i 7-8 minuti annunciati, si � prolungata per quaranta minuti (orientativamente dalle 17.20 alle 18).
Poi, nel corso della fase di votazioni, sono state disposte tre ulteriori pause, per risolvere �problemi tecnici� segnalati dal dottor Dario Trevisan, presumibilmente anche per conto di altra rappresentante di Fondi/SGR.
Infine, � stata disposta una pausa di 15 minuti per poter rispondere alla richiesta dell�azionista Francesca Corneli � che, in quel momento, interveniva sia in proprio sia in rappresentanza della stessa As.A.T.I. (Vice Presidente), avendo io lasciato l�assemblea anticipatamente � di nominare il nuovo Presidente del CdA.
Problemi tecnici e adozione di sistema di votazione misto
� stato annunciato - anche in questo caso si tratta di evento mai accaduto in precedenti assemblee - che vi erano problemi tecnici causati dal fatto che su alcuni televoter fossero caricati azionisti istituzionali con un numero assai elevato di azioni e che, quindi, il sistema non riusciva a gestirli correttamente.
Per superare tali �problemi tecnici�, i voti degli azionisti in questione � faccio presente che non � stato comunicato all�assemblea di quali azionisti si trattasse � sono stati comunicati verbalmente dalla delegata al banco e acquisiti �manualmente� al sistema.
Si �, quindi, adottato un sistema misto di votazione, acquisizione ed elaborazione dei risultati.
Durante le prime pause, inoltre, veniva proposto, dal notaio, il ricorso al voto �per alzata di mano� dei favorevoli e appello nominale per i �contrari� e gli �astenuti�. Tale soluzione � stata, per�, scartata; immagino per gli ulteriori e maggiori problemi legati alla lunghezza delle votazioni e a un loro successivo controllo.
Sottolineo solamente che:
- Il sistema �televoter�, compresi gli apparecchi distribuiti, risultava invariato rispetto a quello utilizzato nelle precedenti assemblee;
- La presenza di azionisti istituzionali con significativi pacchetti azionari non � una novit� per Telecom Italia e non sono stati rilevati problemi n� per il televoter di Vivendi n� per quello di altri istituzionali.
Modalit� di acquisizione del voto e comunicazione
L�adozione del sistema misto di votazione ha comportato che la comunicazione dei risultati non avvenisse come �immediata proiezione delle risultanze� di un programma di elaborazione dati ma richiedesse una lavorazione manuale da parte dello staff tecnico di Telecom: ai dati �automatici� del sistema andavano aggiunti manualmente quelli dichiarati a voce.
Di conseguenza, tra l�altro, i risultati non sono stati proiettati a video, tramite istogrammi, ma solo comunicati a voce dal Presidente, sulla base di fogli passati allo stesso dallo staff tecnico.
Capitale sociale
Anche qui, diversamente da quanto solitamente accaduto, il capitale sociale � aumentato, anzich� diminuito, nel corso dell�assemblea. A fronte dell�iniziale presenza del 58,39% del capitale sociale, in sede di votazioni � e dopo la lunga pausa di cui sopra � il capitale presente � risultato pari a 58,75% (con un incremento, quindi, dello 0,36%, quota equivalente � non sappiamo se, anche, coincidente - a quella grazie alla quale la lista Vivendi � risultata di maggioranza). Ovviamente, potrebbe anche trattarsi solo di una curiosa coincidenza.
Tuttavia, occorre anche precisare che, diversamente dalle altre votazioni, la risultanza per la votazione sulle liste � arrivata con oltre sette minuti di intervallo dal momento della chiusura della votazione, mentre, negli altri casi, l�intervallo � stato di uno-due minuti.
Come detto, lo scarto � stato minimo (0,36%): Lista Vivendi 49,37%, Lista c.d. Assogestioni 49,0053%, contrari 0,394% e astenuti 1,228%.
Diniego alla richiesta di nominare il Presidente del CdA
Non avendo il Presidente Recchi trattato il tema della nomina del nuovo Presidente del CdA, l�azionista Francesca Corneli � presente sia in proprio sia per delega, sia in rappresentanza di As.A.T.I, per oltre 44,7 milioni di azioni - chiedeva che la questione venisse affrontata.
Il Presidente Recchi, tuttavia, rispondeva che vi avrebbe provveduto il CdA. L�azionista replicava che l�art. 2380-bis, p. 5 c.c., ripreso anche dall�art. 10.1 dello Statuto Telecom, prevede una competenza solo sussidiaria del CdA e che l�assemblea non aveva manifestato alcuna volont� di non esercitare il diritto in questione.
Successivamente, il Presidente aggiungeva che non erano stati fatti nominativi da parte di Vivendi o dei presentatori della lista c.d. �Assogestioni�. Sempre Corneli replicava che i nominativi venivano fatti in assemblea, dopo la nomina del nuovo organo. La possibilit� di fare i nomi in assemblea e procedere a votazione veniva confermata dal notaio.
Tuttavia, il Presidente sospendeva i lavori, annunciando ulteriore pausa (durata 15 minuti circa). Durante tale pausa, si sono svolte consultazioni tra il Presidente Recchi, l�Avv. Nuzzolo, il sindaco dottore Vincenzo Cariello, il dottor Riccardo Amerigo Pettazzi. Inoltre, il Presidente, Ing. Recchi, si � recato a conferire con il dottor Trevisan.
Alle ore 19:55, circa, il Presidente riprendeva i lavori. Il notaio leggeva una nota della Presidenza con la quale, sostanzialmente, si respingeva la richiesta dell�azionista Corneli. Come riportato da Radiocor del 4 maggio, alle ore 20:03, la richiesta non poteva essere accolta in quanto: 1) non posta all�ordine del giorno; 2) alcuni soci avevano votato per corrispondenza; 3) delegati di azionisti istituzionali non avevano ricevuto indicazioni al riguardo.
All�azionista Corneli � stato negato il diritto di replica � sebbene esplicitamente richiesto - da parte del Presidente che, immediatamente dopo, ha chiuso l�assemblea.
Motivi del presente reclamo.
Stante:
a) la sussistenza di diversi comportamenti �anomali� nella conduzione dell�assemblea, nelle modalit� di manifestazione dei voti, di elaborazione degli stessi e di comunicazione dei risultati, come sopra esposti;
b) insufficiente spiegazione dei �motivi tecnici� riscontrati;
c) scarto minimo nella votazione pi� rilevante all�OdG (nomina nuovo CdA);
d) variazione in aumento del capitale sociale, nella misura sopra detta;
e) non votazione sulla nomina del Presidente del CdA e diniego di replica sul punto, nonch� infondatezza delle motivazioni addotte, trattandosi, con tutta evidenza, di materia rientrante nella dizione �deliberazioni inerenti e conseguenti� alla nomina del CdA, posta all�OdG, nonch� di diritto ex lege spettante all�assemblea;
Con la presente, si chiede:
- ai fini di garantire la trasparenza e correttezza dei comportamenti dei soggetti nei mercati finanziari, salvaguardare la fiducia nel sistema finanziario e il suo buon funzionamento, verificare eventuali comportamenti anomali degli organi sociali, nonch� tutelare gli investitori e intervenire nel caso di lesioni dei diritti dei soci di emittenti quotati,
1) di esercitare i previsti poteri informativi e ispettivi in Vostro possesso, compresa l�acquisizione di riprese video, tracciati informatici nonch� del monitoraggio tecnico del sistema �televoter�;
2) di verificare la piena correttezza nello svolgimento dell�assemblea di Telecom Italia del 4 maggio u.s., nonch� delle decisioni adottate;
3) o, viceversa, di appurare la sussistenza, da parte di Telecom Italia o di altri soggetti coinvolti, di comportamenti difformi da quelli richiesti dall�ordinamento, adottando i pi� opportuni provvedimenti, compreso l�annullamento (anche parziale) della delibera assembleare nonch� della successiva delibera consiliare del 5 maggio u.s..
Tenendo conto anche delle numerose notizie, indiscrezioni, giornalistiche che hanno accompagnato non solo l�evento assembleare ma, ancora oggi, il rapporto tra Vivendi, Telecom Italia, Authority, Unione Europea, si chiede di attivarsi con urgenza, al fine di prevenire turbative di mercato e lesioni ai diritti di tutti i soggetti coinvolti.
Confidando in un Vostro sollecito e puntuale intervento, chiedo di essere eventualmente ascoltato per fornire ulteriori considerazioni in merito.
Cordiali saluti,
Presidente Asati
Ing. Franco Lombardi
Roma 18 maggio 2017 |