PEC Alla Consob Att.ne Prof. G. Vegas, Dott. M. Bianchi, Dott.ssa C. Piazzini, Dott.ssa V. Torchella, Dott.ssa E. Falsetti
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In riferimento alla chiusura della decisione fulminea di Vivendi, di un CDA lampo, addirittura prima del 29 Agosto e dell�ultimatum dato da Telefonica per accettare la sua proposta aggiornata, 7.45 Md.i di euro con una esclusiva di tre mesi di trattare solo con lei, Asati sottolinea ancora una volta che si e� evidenziato in maniera palese il conflitto di interessi che ha pervaso tutto il percorso delle vicende della societa� TI, percorso iniziato con l�ingresso di Telco, ed in particolare di TE gia� dal 2007 anno della sua costituzione, il cui come unico obiettivo era quello di limitare le attivita� di Tim Brasil se non assorbirle, conflitto di interesse evidente anche nei rapporti tra gli azionisti di Telco, Generali, Mediobanca, Banca Intesa , TE e la stessa TI.
Facciamo presente che Telco ha espresso nell�ultima assemblea 10 consiglieri su 13, di cui almeno due o tre di sicuro gradimento di TE, che Mediobanca e� azionista di TI, ed ha come principale azionista Bollore�, Tarak Ben Ammar uomo vicino sicuramente a Bollore� va con Recchi e Patuano, sullo yatch di Bollore� per presentare e discutere dell�offerta di TI, non si sa a che titolo, TE e� il principale azionista di TI e potenzialmente era a conoscenza di tutte le mosse che stavano preparando i Vertici esecutivi della societa�.
Tutto cio� premesso il tempismo del rilancio di TE, che gia� ovviamente conosceva potenzialmente l�offerta di TI, la velocita� strabiliante di Vivendi nella decisione, ( poteva almeno Bollore� fare risparmiare un viaggio in Sardegna molto scomodo a Recchi e Patuano e il relativo costo), fanno sicuramente ritenere che la scenografia del teatrino era gia� stata preparata ed ovviamente a lieto fine per TE.
Il 7 Agosto avevamo gia� scritto alla Consob di vigilare sull�operazione di TE in Brasile per ravvisare se fossero state eseguite con trasparenza e riservatezza tutti i passaggi di questa operazione da sempre contorniata da troppe nubi e ombre, invitiamo ulteriormente gli uffici preposti della stessa autorita� a fare chiarezza su questa operazione dandone comunicazione al mercato e riservandoci ogni azione di tutela delle minoranze ancora una volta danneggiate dagli azionisti di controllo. A questo punto e� nostra profonda convinzione che Tim Brasil non deve essere messa in vendita o disponibile per altri partner se non con un riconoscimento del suo complessivo valore pari almeno a 15 Md.i di euro e magari si favorisca un accordo con OI Brasil.
Il silenzio assordante della politica continua a colpire, il sottosegretario Del Rio dopo le offerte di TE su Gvt di qualche settimana fa aveva affermato di un operazione ostile all�Italia ed oggi nessun esponente del Governo si e� ancora degnato di fare alcun commento riguardante tale notizia in cui l�Italia viene trattata da Paese di serie B in Europa.
Roma, 28 Agosto 2014
Per Asati
Il Presidente
Ing. Franco Lombardi |