Nell’incontro in data odierna Asati presenterà le proprie proposte volte a far diventare Telecom Italia una public company nel rispetto degli interessi di tutte le minorities che rappresentano l’85% percento del capitale con oltre 500.000 azionisti possessori di azioni ordinarie e di risparmio. Inoltre avanzerà proposte tese a riavviare lo sviluppo della Società nell’interesse generale del Paese, del personale e dell'indotto industriale (circa 150.000 unità)e nel rispetto degli obiettivi dell’agenda digitale Europea al 2020.
Le continue azioni in conflitto di interessi dell’azionista di controllo Telco, governate dal rinnovo dei patti Telco del 24 settembre u.s.con una posizione dominante di Telefonica hanno avuto fino ad oggi risultati potenzialmente negativi per la società e per tutte minoranze: la ventilata vendita in questi giorni anche dell’ultima partecipata estera significativa ovvero Tim Brasil, la svendita della partecipata Argentina e infine l’emissione del Convertendo, operazione la cui correttezza è ancora al vaglio della Consob e svoltasi a danno degli azionisti piccoli risparmiatori che avrebbero potuto aderire ad un aumento di capitale libero rivolto a tutto il mercato rispetto al convertendo che ha privilegiato solo alcuni azionisti (tra cui la stessa Telefonica e Black Rock per il quale è stata fatta eccezione e che risulta essere presente nell'azionariato di Intesa, Generali, Mediobanca, Unicredit).
Dopo la denuncia alla Consob, presentata dalla nostra associazione lo scorso 11 novembre, e presentata anche dall'azionista Telecom Italia Findim, ora ASATI attende a breve la chiusura delle indagini anche per un dovere di trasparenza al Mercato.
Asati è però fiduciosa e ci aspettiamo dal Governo e dalla classe politica, fino ad oggi notevolmente distratta “sul caso Telecom”, una prova di orgoglio. Nell’incontro odierno siamo confidenti di avere risposte per fermare questo potenziale disastro annunciato.
Per Asati
Il Presidente
Ing. franco Lombardi
Roma 28 novembre 2013 |