Azionisti e associati, cari colleghi,
in questi ultimi giorni diversi media hanno riproposto la questione riguardante la rete unica di Telecom Italia con Open Fiber, prospettando la nuova Società della rete come una public company quotata, soggetta a golden power.
Al riguardo, ASATI ha più volte sottolineato (allegati) alle competenti Istituzioni la necessità di adottare una nuova ed efficace politica industriale del settore mirata alla realizzazione di un’unica infrastruttura di rete per il sistema Paese, tenuto conto degli ingenti investimenti di lungo periodo richiesti agli operatori per il passaggio dal rame alla fibra e della non sostenibilità economica di investimenti duplicati e realizzati da più operatori, soprattutto nelle principali aree metropolitane.
Una rete unica, oggetto della convergenza della rete di Telecom Italia con quella di Open Fiber, eviterebbe diseconomie, abiliterebbe i nuovi servizi della comunicazione globale, consentendo al nostro Paese di eliminare il divario digitale ultrabroadband tra le aree metropolitane e quelle rurali e di svolgere un ruolo da protagonista anche nello scenario mondiale nella prospettiva del raggiungimento degli sfidanti obiettivi posti dall’Agenda Digitale europea e dalla Gigabit Society.
ASATI ha ribadito, altresì, che Telecom Italia conservi comunque il controllo del suo asset core e che vengano adeguatamente tutelati i diritti dei propri dipendenti, già penalizzati in questi ultimi anni dalla solidarietà e dai prepensionamenti, evitando qualsiasi forma di licenziamento.
E in merito alla prospettiva di una nuova governance, ASATI ha formulato un vivo apprezzamento per l’avvenuto intervento nel capitale di Telecom Italia di CDP, auspicando una partecipazione azionaria più rilevante dello Stato per meglio tutelare una infrastruttura strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale, mirando alla trasformazione della Società in una vera public company, che garantirebbe una più efficace ed effettiva creazione di valore.
ASATI ha, infine, reiterato alle Istituzioni interessate la richiesta di costituzione di Tavolo di confronto e consultazione mirato appunto alla adozione di una nuova politica industriale di settore che rifletta le esigenze di un effettivo cambiamento, rafforzando la funzione strategica dell’operatore storico, salvaguardando il suo patrimonio industriale e occupazionale e garantendo una stabile ed efficace governance aziendale.
Per Asati
Il Presidente
Franco Lombardi
Roma 12/11/2018 |