Asati esprime un giudizio positivo sulla decisione odierna del CDA di aver indicato nel 30 maggio pv il termine ultimo per l’assunzione di una decisione finale sul tema della rete su cui auspichiamo che si arrivi alla costituzione di una società per la rete di accesso posseduta al 100% dalla stessa TI, vedendo finalmente accolta la proposta fatta come noto da molto tempo da Asati.
I vantaggi di questa soluzione potranno essere maggiormente apprezzati da una completa rivisitazione del quadro regolatorio nazionale che la sta attualmente penalizzando soprattutto sulle tariffe per le nuove reti NGAN che vanno stabilite a valori di mercato, considerando che TI è ormai privatizzata da oltre 13 anni. Come organizzare la nuova Società, la sua eventuale quotazione in borsa saranno passi successivi. E’ fondamentale però che nella società della rete confluiscano tutti quei soggetti che hanno reti significative nell’accesso in fibra ottica quali, in primis, Metroweb e Infratel . Questa soluzione ottimizzerebbe tutti gli investimenti fatti e ancora enormi da fare e rappresenterebbe anche un vero valore di crescita per l’intero Paese che vedrebbe accelerata la realizzazione di una rete fondamentale per il suo contributo al Pil e per il raggiungimento degli obiettivi infrastrutturali posti dall’Agenda Digitale europea, recepita di recente nell’ordinamento nazionale. Tra l'altro in un Paese al collasso, come affermato oggi dal Presidente della Confindustria e i cui problemi sono di difficile soluzione, “ma ci proviamo” ha affermato il premier Letta allo stesso convegno, finirebbero estenuanti “liti di condominio” , tra operatori nazionali destinati a soccombere nella competizione, ormai globale, con gli Over The Top.
Ma questa sola operazione non basta: occorre anche un aumento di capitale su TI stessa, riservato alla Cassa Depositi e Prestiti, che già è entrata in Società come Terna e Snam e Società Generali , e a tale proposito invitiamo lo stesso Governo ad esaminare, al più presto, questa soluzione perchè è nell’interesse dell’intero Paese rilanciare TI, che tra l’altro e’ una delle ultime grandi aziende strategiche Italiane. Soluzione questa che potrebbe essere accettata anche da Telefonica.
Eventuali altre partecipazioni di importanti azionisti, andranno esaminate senza pregiudizi di provenienza, potrebbero essere utili se creassero anche sinergie di mercato a condizione però che avvengano con trasparenti operazioni di mercato che non danneggino le minorities, come invece avvenuto negli ultimi 13 annni, operazioni che avvenute in palese conflitto di interessi hanno condotto la società alla difficile condizione attuale .
Per Asati
Il Presidente
Ing. Franco Lombardi
Roma 23 maggio 2013
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