Stiamo assistendo a continui attacchi dei soci di maggioranza e a lamentele del principale azionista privato (Findim di Marco Fossati con circa il 5%) verso i Vertici Esecutivi e in particolare contro il Presidente Esecutivo.
ASATI si sente vicina al dott. Bernabè e soprattutto si riconosce in quella frase che ci ha rivolto durante il nostro convegno “resistere, resistere, resistere, per il bene dell'Azienda e di tutti i suoi dipendenti". E a questo proposito, sui giornali di oggi (23 Marzo 2013) Alberto Nagel, AD di Mediobanca ovvero uno dei principali azionisti di Telco dice “non abbiamo indicazioni rassicuranti dal piano di TI, l’andamento del gruppo è debole, i ricavi e il margine lordo soffrono soprattutto nel mercato domestico “ e Marco Fossati ancora “Telecom Italia merita una gestione migliore” sono frasi generiche che potrebbero essere condivisibili solo da sprovveduti che non conoscono la vera storia recente di TI, o forse fingono di non conoscere quello che Franco Bernabè ha ereditato, ovvero un debito monstre di 40 miliardi di euro, diminuito da questa gestione di circa 9 miliardi, un avviamento di 40 miliardi che era solo fuffa, un patrimonio immobiliare svenduto e saccheggiato in pieno e palese conflitto di interessi, la vendita di oltre 30 aziende all’estero.
Dov'erano questi signori quando nelle assemblee ASATI denuncia queste cose, quando 5 anni fa ASATI proponeva l’aumento di capitale a condizioni di mercato che lo consentivano e cioè il titolo era a 2 euro, quando da soli ASATI ha proposto l’azione di responsabilità contro la gestione precedente e che è stata bloccata con una farsa nel CDA del 18 dicembre 2010 facendola cadere in prescrizione... e dove sono ora questi azionisti, di fronte alla grottesca azione di Tronchetti Provera che vuole fare causa alla Telecom Italia perché con la costituzione di parte civile contro lo stesso, accettata dal tribunale di Milano per ricettazione internazionale ad opera dell’ex Presidente di TI, ora lo stesso dice che Telecom Italia ha offeso la sua onorabilità e continua a intimorire l’attuale Presidente.. perché questi azionisti oggi loquaci contro Bernabè, che sicuramente avrà delle responsabilità di gestione, non parlano di queste cause concomitanti con la crisi attuale del Paese e fanno proposte come invece sempre in maniera costruttiva fa ASATI. E perché non parlano mai in Assemblea, come fanno invece i piccoli azionisti. Non si sono mai visti e forse preferiscono stare nell’ombra dato che non è chiaro quali siano i loro reali interessi !
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